lunedì 28 aprile 2014

MUFFINS CON PECORINO E FAVE

                 

Non sono sparita é che la partenza , come sempre mi impegna, lasciare tutti a casa per un mese richiede comunque un po' di organizzazione. Per fortuna mio marito e i miei figli sono bravissimi e consegnati nelle mani di mia mamma , che sotto sotto non aspettava che questo momento !
Io dal canto mio non vedevo l'ora di raggiungere la mia amata Castiglione per cui direi che ci possiamo definire tutti soddisfatti !
Non vi abbandonerò completamente magari qualche post e qualche ricettina ci potrà anche scappare per cui  dopo la spiaggia, la bicicletta ed il sole ...mi impegnerò per scrivere qualcosa anche per il blog.

E visto che sono in Toscana non potevo che proporvi iu a ricetta con ingredienti locali .
Con le ultime fave della stagione potete provare questi muffins davvero gustosi ! 

Quantità per 12 muffins 

Ingredienti

180 g farina tipo 00 o farro bianca
3 uova intere 
100 g latte parzialmente scremato 
50 g olio extravergine di oliva 
50 g di burro ( o in alternativa olio di riso)
50 g di parmigiano reggiano  grattugiato
100 g di pecorino nero 
50/70 g di fave già sgusciate 
1 scalogno 
1/2 bustina di lievito in polvere per torte salate
sale e pepe, qb

Procedimento con il Bimby :

Tritare il parmigiano reggiano: 10 sec vel 5 , mettere da parte
Preparare le fave : sgusciarle, lavarle sotto l'acqua corrente.
Nel boccale del Bimby portare a bollore 500 cc di acqua e sale: 10 min 100 gradi vel 2
Cuocere le fave per 20 minuti a 100 gradi vel 1 antiorario. Scolare e raffreddare.
Eliminare la buccia e conservare i cuori.
Accendere il forno a 180 gradi.
Tritare lo scalogno: 10 sec vel 5, riunire sul fondo aiutandosi con una spatola e aggiungere 20 g dell'olio d'oliva .
Soffriggere: 3 min 100 gradi vel 3 antiorario.
Aggiungere le fave e cuocere: 5 min 100 gradi vel 1 antiorario, mettere da parte.
Nel boccale mettere le uova, il latte , l'olio rimanente, il burro: 20 sec vel 5 
Miscelare la farina e il parmigiano con il lievito e aggiungerli ai liquidi, lavorare 5 sec vel 5 .
Aggiungere le fave ed il pecorino tagliato a piccoli dadini e miscelare con la spatola.
Distribuire il composto negli appositi stampini e infornare immediatamente.
Cuocere per circa 20 minuti ( il tempo dipende dal forno , quindi teneteli d'occhio!)
Sfornare e servire caldi.

                    

venerdì 25 aprile 2014

UMIDO DI REGAGLIE DI POLLO


Quinto quarto???? Nooooo ... La sfida di questo mese mi metterà a dura prova!
Non perché non mi piacciano le frattaglie in generale anzi il fegato é da considerarsi sicuramente una delle parti  che io amo di più , e lo cucino anche spesso . Mi piace il rognone, ma poi per il resto é tabula rasa! Non ho mai cucinato altro...volevo cimentarmi in qualcosa per me inusuale , direi quindi che é arrivata l'ora di cucinare il piatto che mio marito mi sta chiedendo praticamente da quando ci siamo sposati !!! Dopo 22 anni di matrimonio finalmente gli preparerò i Püc de pendisi....in pratica un umido di rigaglie di pollo che arriva dritto dritto dalla tradizione contadina , della pianura padana e non solo.
Era un piatto molto in uso nelle famiglie contadine e che mia suocera sapeva cucinare molto bene ...lei aveva le galline e dato che per economia domestica non si deve mai sprecare nulla , quando si uccidevano gli animali le parti , che adesso sono di scarto,venivano riutilizzate in questo pietanza.
Ovviamente mio marito ha solo dei vaghi ricordi , era troppo piccolo per ricordarsi come veniva  cucinato per cui mi sono rivolta a quelle che é la depositaria delle ricette di famiglia ,mia cognata.
Come sempre le sue indicazioni sono approssimative, non perché lei non sia precisa, ma perché mentre io cucino a peso , lei cucina ad occhio , si regola man mano...procede per conoscenza...lei lo ha mangiato io no ! Non l'ho mai assaggiato non so che sapore debba avere, non ho la più pallida idea di come sì ripuliscano le frattaglie...in pratica mi dovrò affidar ai ricordi di un bambino...direi che iniziamo proprio bene!
Ma ormai ho deciso, e chi mi conosce lo sa, quando mi metto in testa una cosa quella 'deve' essere !
Quindi ho rispolverato l'Artusi e il suo umido di rigaglie di pollo al sedano che é 'più gentile' , come lui stesso scrive ... e ho creato un mix delle due ricette.
La parte più difficile é stato trovare le frattaglie giuste , ho abbandonato l'idea di farlo preciso preciso con zampe e testa....non ce l'avrei mai fatta é più forte di me.
La ricetta é molto semplice e a parte i tempi lunghi di cottura é di facile realizzazione.

PÙC DE PENDISI 

Ingredienti 

2 carote
100 g di sedano
100 g di cipolla bianca
50 g di olio 
500 g di frattaglie di pollo miste ( durelli o ventrigli, cuori, fegato , uova non nate ) 
Fondo di cottura o brodo di carne ( meglio di pollo)
3/4 patate di media dimensione tagliate a dadi

Procedimento

Ripulire le regaglie in tutte le loro parti, sciacquando con abbondante acqua.
In una casseruola disporre l'olio con le verdure mondate e tritate.
Soffriggere a fiamma bassa, quando prendono colore aggiungere le regaglie e proseguire con la cottura. Quando saranno cotte sfumare con il vino rosso  lasciare evaporare e poi coprire con qualche cucchiaio di brodo caldo.
Cuocere a fuoco lento per circa 1 e mezza , coperto e aggiustare con del brodo se necessario.
Aggiungere a questo punto le patate e proseguire per altri 30 minuti.
Completare aggiustando di sale e pepe verso fine cottura . 

Vi riporto l'UMIDO DI REGAGLIE dell' Artusi, casso mai voleste provare anche questa versione!

Quando alle rigaglie di pollo si uniscono i colli, le teste e le zampe, diventa un piatto da famiglia che tutti conoscono; ma quando si tratta di farlo più gentile coi soli fegatini, creste, uova non nate, fagiuoli e anche ventrigli (purché questi li scottiate prima nel brodo e li nettiate dal tenerume), per renderlo di grato sapore e delicato, potete regolarvi nella seguente maniera: Prima date un terzo di cottura nell'acqua salata al sedano tagliato lungo mezzo dito all'incirca. Poi fate un battutino di prosciutto grasso e magro e poca cipolla, mettetelo al fuoco con burro e quando sarà ben rosolato, versate prima i ventrigli, tagliati in tre pezzi, poi un pizzico di farina di patate, indi i fegatini in due pezzi e tutto il resto. Conditelo con sale, pepe e odore di spezie e quando avrà tirato il sapore annaffiatelo con brodo e poco sugo di pomodoro o conserva. Mettete a soffriggere a parte il sedano nel burro e quando sarà cotto versateci dentro le rigaglie, fatelo bollire ancora alquanto, se occorre brodo versatecene e servitele.




UN PO' DI STORIA
La passione che gli Etruschi avevano per il fegato e le frattaglie (rigaglie se riferite a volatili o affini) è comune con molte società.
Un vecchio racconto Irlandese narra con dovizia di particolari l’amore di un re per “grasso, rognoni e tenera trippa”, rivelando che il tributo da offrire a una dama di corte consisteva in animelle e cuori di maiale.
Nella Parigi del ‘600 le interiora erano molto più apprezzate delle bistecche, e anche più costose. I francesi le chiamavano “parties nobles”, e ogni cacciatore aveva con se un set cerimoniale di coltelli per rimuoverle e metterle alla griglia con un piccolo rituale, per poi offrirle al potente di turno in onore del suo coraggio.
E’ probabilmente per questa abitudine, se ancora oggi diciamo di un uomo intrepido che ha “fegato”.
Anche gli scozzesi venerano le frattaglie e un loro piatto nazionale, chiamato “haggis” fatto d’interiora di pecora avvolte nel suo
stomaco, viene mangiato durante una fastosa cerimonia accompagnata da cornamuse.
La festività turca “del Giorno del Sacrificio” (Kurban Bayrami) culmina con la distribuzione di un piatto stufato di trippa chiamato “iskembe carbosi”.
Addirittura gli abitanti dell’isola di Tonga ritenevano che il fegato fosse il boccone più prelibato di un pranzo, perché era lì che risiedeva il coraggio di un’animale, e per questo lo offrivano al capo. Per motivi simili, i capi delle tribù masai si nutrono soltanto di latte, miele e fegato arrosto.
Con il termine rigaglie si indicano le interiora del pollo o dei volatili domestici.
Delle Rigaglie fanno parte il cuore, lo stomaco, le creste e i testicoli del gallo, e le uova non nate delle galline, il collo, le zampe.
La parola rigaglie o regaglie deriva dal latino "regalia" che significa cosa degna di un re.
In realtà un tempo le rigaglie erano cose destinate ai servitori, visto che il signore mangiava i pennuti e regalava le interiora ai suoi sottoposti.
I fegatini ora sono un cibo ricercato, vengono utilizzati per preparare il patè che prende il nome di patè di fegatini di pollo.
Oggi è un cibo ricercato che si può trovare nelle trattorie e nei ristoranti di tradizione toscana o cucinato semplicemente alla salvia, al vino bianco o arricchito in fricassea con l'aggiunta del rosso d'uovo sbattuto col limone.
In Toscana il termine è usato anche al singolare, rigaglia, riferito alle interiora di vitello che, a Pistoia in particolare, vengono lessate e accompagnate da sottaceti. Questo piatto è denominato «carcerato pistoiese». Tale appellativo deriva dal fatto che a Pistoia i macelli comunali sono molto vicini alle carceri, ed entrambi si affacciano su di un fiumiciattolo chiamato Brana.
Sembra che molto tempo fa le interiora delle bestie macellate, non essendo richieste dal mercato, venissero gettate in questo
rigagnolo. I poveri carcerati, evidentemente affamati, vedendo portar via dalla corrente la carne, chiesero il permesso alle autorità di ottenere dai Macelli le rigaglie scartate; furono accontentati e inventarono una famosa zuppa mettendo
semplicemente assieme acqua, rigaglia e pane secco. Fino a qualche decennio fa esistevano a Pistoia delle botteghine che vendevano esclusivamente la rigaglia e che preparavano anche «il carcerato».
Questa ricetta poverissima, anche se nel tempo è stata arricchita con odori, olio e formaggio grattato, è ormai quasi introvabile.
I durelli vengono venduti aperti e ripuliti ben bene. Noi li mangiamo cotti nell'olio con aglio, cipolle, un trito di rosmarino e salvia, spesso insieme al cuore, alle creste, alle zampe, ed ai colli.

PDF illuminante 




Con questa ricetta  partecipo alla sfida N 38 di aprile dell' MTChallange.
Il quinto quarto è la sfida proposta da Cristiana del blog BEUF A LA MODE
Qui trovate tutte le ricette degli sfidanti 
qui tutte le sfide precedenti!




venerdì 18 aprile 2014

LA PASQUA IN CUCINA!






Come sempre il gruppo di facebook è una fonte inesauribile di ricette, in questi giorni, neanche a dirlo erano tutte a tema pasquale. ho scoperto alcune tradizioni che nemmeno conoscevo , nomi per me sconosciuti ...devo ammettere che mi si è aperto un mondo! Mentre per le ricette natalizie ho notato una certa uniformità , per quelle pasquali è stato un rifiorire di ricette tutte diverse tra loro, molto particolari ...insomma un numero infinito di piatti , dolci e salati tipici .Per questo, mi piacerebbe tanto, raccogliere in un album di foto tutte le ricette tipiche di Pasqua...voi quale fate nella vostra città? Dolce, salata...qual'è la ricetta che non puo' mancare sulla tavola imbandita a festa? Aspetto numerosi i vostri commenti...i link ai vostri post , se avete un blog, oppure le vostre ricette, le vostre foto!!! Io di mio vi lascio  quella che da alcuni anni mi è entrata nel cuore , la pastiera napoletana. La ricetta non è mia ma è tratta pari pari dal libro delle ricette regionali del Bimby. 
Così la ripeto  da diversi anni e devo dire che in casa nostra è sempre molto gradita!
Forza mettetevi al lavoro che creiamo un bell'archivio di ricette pasquali!
Colgo l'occasione per augurare a tutti voi che mi leggete una serena Pasqua con le vostre famiglie! 

TANTI AUGURI A TUTTI VOI!

PASTIERA NAPOLETANA

Ingredienti:

Dose per 10 persone

Per la pasta frolla:

500 g di farina, 
200 g di burro, 
2 uova, 
1 bacca di vaniglia ( o bustina di vanillina)
200 g di zucchero, 
(io preparo una dose e mezza-o anche due- di pasta frolla ricetta  libro base)
sale q.b. 

Per il ripieno:

500 gr. di ricotta romana, 
500 gr. di grano precotto, 
300\400 gr. di latte, 
6 uova, 
300 gr. di zucchero, 
40 gr. di burro morbido 
1 fiala di acqua di fiori di arancio, 
Canditi cedro ed arancia
zucchero a velo a piacere. 

Preparazione nel Bimby:

Il giorno prima: Inserite nel boccale grano, latte e burro 40 min. 100° vel. 1, mettete da parte e lasciare raffreddare. Dopodiché coprite con la pellicola e mettete in frigorifero fino al giorno dopo.
Non preoccupatevi se l'impasto rimarrà molto morbido perché riposando tutta la notte il grano finirà di assorbire il liquido.
Preparate la pasta frolla: inserite tutti gli ingredienti nel boccale 40 sec. vel. 7
Aiutatevi con la spatola e fatelo in più riprese se usate la base frolla indicata nella ricetta. É una quantità notevole da lavorare nel Bimby . Io vi consiglio di dividere in due la dose e farle separate. In questo modo il Bimby lavora meglio e l'impasto ne guadagna.
Appiattite la frolla a panetto copritela con carta forno e avvolgetela in un canovaccio e lasciatelo riposare in frigorifero per tutta la notte.

Preparare il ripieno:

Posizionate la farfalla e introducete zucchero e uova,12 min. 37° (40° per il TM21) vel. 3
Versate 3/4 del composto in una ciotola. Lasciate raffreddare il rimanente composto e aggiungete ricotta, il grano messo da parte e l'acqua di fiori d'arancio; 20 sec. vel. 3
NB: Quest'anno ho provato ad inserire nel boccale uova, zucchero ricotta e lavorare 30 sec a vel 5 ,è venuta ottima ugualmente per cui credo che d'ora in poi farò sempre così.
Infine unite il resto del composto amalgamando bene: 20 sec. vel. 3 spatolando. 
Stendete la pasta frolla e foderate con i 2/3 una teglia (diam. 30 cm., a me ne sono uscite due  una da 26 cm e una da 20 cm ) imburrata, tenendo i bordi alti 2 cm. circa. Versate il contenuto del boccale, livellatelo bene, e decorate la superficie con listarelle ottenute dalla frolla rimasta, formando una grata. Cuocete in forno preriscaldato a 180° per 45 min. circa. Deve avere un bel colore dorato.
Servitela cosparsa di zucchero a velo. 
NB: per chi non amasse i canditi è possibile polverizzarli con lo zucchero (20 sec a turbo)prima di introdurre la farfalla.
La pastiera è più gustosa se servita 2 o 3 giorni dopo averla preparata.

Ricetta liberamente tratta dal libro: La cucina regionale pag. 158 (Vorwerk Contempora)

mercoledì 16 aprile 2014

CRÊPES CON FUNGHI E PROSCIUTTO COTTO



un piatto semplice da fare, gustoso e molto pratico. si può preparare in anticipo, si può congelare ...un piatto per chi ha anche poco tempo! Potete prepararle a porzioni singole o a strati come la lasagna , dipende da come preferite .


Ingredienti per 8 crêpes

Per le Crêpes:

4 uova (io uso 2 uova)
200 g farina
1/2 litro di latte
50 g  burro morbido

Per la farcitura:

100 gr. di parmigiano
200 g di prosciutto cotto a fette Funghi secchi a piacere Prezzemolo1 spicchio di aglio
30 gr. olio d'oliva

Per la besciamella:

1/2 litro di latte
50 gr. farina
30 gr. burro
1/2 cucchiaino sale
un pizzico di noce moscata.
Accessori

Procedimento con il Bimby:

La ricetta, se eseguita così come è proposta,  permetterà di fare tutte le lavorazioni lavando il boccale del Bimby solo alla fine, risparmiando così altro tempo.

Ammollare i funghi secchi nell'acqua calda

Grattugiare il parmigiano reggiano inserendolo a cubetti nel boccale: 3 o 4 colpi di turbo poi mettere da parte in una ciotola.

Trifolare i funghi. Inserire nel boccale olio, aglio e prezzemolo: 3 min. 100° vel. soft.
Aggiungere i funghi strizzati e cuocere per  8 min. 100° vel. soft. Mettere da parte

Preparare l'impasto delle crêpes inserendo gli ingredienti: uova, farina, latte, burro:20 sec. a vel.5
Prima di utilizzarlo lasciare riposare il composto in una ciotola per circa 1/2 ora 

Preparare la besciamella inserendo nel boccale; latte, farina, burro, sale, noce moscata: 7 min. a 90° a vel.4.
Unire i funghi trifolati precedentemente e mescolare a vel. 6 per 10 sec.

Preparare le crêpes con una padella antiaderente. Una volta pronte farcirle con il prosciutto , la besciamella con i funghi e una spolverata di formaggio , arrotolare e disporre in una pirofila .
Cospargere con formaggio e fiocchetti di burro, io verso anche mezzo bicchiere di latte per tenerle più morbide. Coprire con un foglio di alluminio.
Con queste dosi usciranno 8/12 crêpes dipende dalle dimensioni del vostro tegame di cottura.

Cuocere in forno a 160/180 °C per 15/20 minuti circa.




lunedì 14 aprile 2014

FESA PICCANTE o meglio COTOLETTE CON I CAPPERI


"Fesa piccante" sembra essere il nome originale con cui questa ricetta ë entrata in casa nostra poi con gli anni sono diventate " Cotolette con i capperi".
Questa ricetta mi é stata tramandata dalla nonna e ancora oggi quando mia mamma prepara questo piatto, che è la sua specialità, non ne avanza mai!!!
Io ho imparato a farle perché i miei figli le adorano, ma anche perché sono molto pratiche, si possono infatti preparare in anticipo ed anche riscaldate sono ottime...anzi se devo essere sincera io le preferisco così. In inverno potete accompagnarle con la polenta ...ma il sughetto é ottimo anche con il pane.
Le dosi sono indicative ma se aumentate la carne ricordatevi di aumentare di conseguenza anche gli altri ingredienti.

Ingredienti per 4 persone:

12 fettine di fesa di vitello o di tacchino o di petto di pollo
Brodo di carne 
Un cucchiaio abbondante da tavola di capperi tritati 
Succo di un limone
2 tuorli d’uovo

Per la panatura
2 uova
Farina bianca
Pangrattato

Procedimento:

Preparate le cotolette , impanate le fettine di carne. Io solitamente le passo prima nella farina bianca, poi nell'uovo e per ultimo nel pane grattuggiato.
Vanno poi fritte come le normali cotolette, quindi con burro chiarificato.
Non salatele perché poi verranno cotte nel brodo , tutt'al più le correggete alla fine .
Terminata la cottura disponete le fettine in una padella e coprite con abbondante brodo caldo ( se non ne avete potete usare  anche il brodo fatto con il dado di carne bimby).
Cuocete a fuoco lento per 30/40 minuti e se necessario durante la cottura aggiungete altro brodo caldo perché la carne deve cuocere coperta. Assaggiate e se necessario aggiustate di sale.
In una ciotola sbattete i tuorli d’uovo con il succo di un limone e aggiungete i capperi tritati.
Quando il brodo si sarà un po' rappreso togliete le cotolette dal tegame e mettetele in un piatto di portata che terrete al caldo.
Incorporate i tuorli sbattuti al brodo di cottura mescolate e cuocete per altri 5 minuti.
Versate il tutto sulle cotolette disposte nel piatto di portata .



venerdì 11 aprile 2014

RISOTTO CON LE PUNTARELLE per il #GFFD



Per ottenere un risotto perfetto con il vostro Bimby le regole da seguire sono molto semplici e simili a quelle che normalmente seguiamo nella preparazione classica.
1) Il tempo di cottura del riso é sempre quello indicato sulla confezione ...meno i tre minuti della tostatura, quindi se sulla confezione sono indicati 15 min si deve cuocere per 12 min non di più.
2)  Il brodo deve essere bollente
3) La quantità di brodo aggiunto é il doppio del riso più 100 g ( un misurìno in pratica) 300 di riso sono 600+ 100 di brodo. Se preferite un risotto all'onda potete aumentare anche fino a 200 g  il brodo in più.
Alcuni suggerimenti in più : io cuocio rigorosamente con antiorario e misurìno chiuso , al limite se mi sembra troppo morbido lo tolgo solo gli ultimi 5 min. 


RISOTTO CON PUNTARELLE

Tempo di preparazione:TM31 21 min.

Ingredienti 

Un mazzetto di puntarelle (500 g circa)
400 g di riso carnaroli
900 g di brodo con dado di vegetale Bimby ( ridurre a 800 se le puntarelle rilasciassero troppa acqua!) 
1 scalogno
50 g di olio ( 20 per le puntarelle + 30 per la tostatura) 
Una noce di burro
parmigiano reggiano o grana padano a piacere 
50 g di scamorza affumicata 

Procedimento con il Bimby :

Tritare parmigiano e scamorza 10 sec vel 6 e mettere da parte
Mondare e prepare le puntarelle , dividendo la parte verde dalle punte . 
Tagliare a mezzo le punte e togliere la parte bianca e dura delle foglie.
Scottare le foglie per pochi minuti in acqua bollente ( Per togliere un po' l'amaro!)
Preparare il soffritto con lo scalogno e l'olio : 3 min. 100° C vel 4.
Aggiungere le puntarelle con 1 misurino di acqua e un po' di dado vegetale.
Stufare per 10 min a 100 °C vel soft antiorario.
Mettere da parte
Inserire nel boccale il riso , l'olio e tostare 4 min.100°C vel.soft ( mescolo) ANTIORARIO
A 3 min aggiungere il vino bianco dal foro del coperchio e togliere il misurìno.
Coprire con il brodo  BOLLENTE , aggiungere le puntarelle : 14 min.100°C vel.1 ANTIORARIO
A due minuti dal termine assaggiare ed eventualmente correggere con un po' di dado vegetale.
Preparare una pirofila con fiocchetti di burro e abbondante parmigiano, quando il riso é cotto travasare immediatamente nella pirofila, mantecare.
Servire ancora caldo.

Preparazione tradizionale:

Stufare le puntarelle con un po' di olio e lo scalogno , insaporire .
In un tegame tostare il riso e sfumare  con il vino bianco, bagnare con abbondante brodo caldo .
Aggiungere le puntarelle e altro brodo caldo fino a completare la cottura. 
Al termine fuori dalla fiamma aggiungere burro e formaggio, mantecare e servire subito.

(Per il TM21 - il vecchio modello del Bimby- ricordarsi di inserire la farfalla prima del riso)




ALCUNE INFORMAZIONI IN PIÙ:

La cicoria asparago è un insieme di varietà di verdura facente parte della famiglia della cicoria (Cichorium intybus), caratterizzata dal tipico sapore amarognolo. In alcune zone d'Italia viene chiamata catalogna.

Ve ne sono due tipi: uno più alto, eretto ed amaro, solitamente consumato previa cottura; il secondo più basso e a costa larga, caratterizzato da germogli che si nascondono all'interno del cespo. I germogli, solitamente consumati crudi (spesso con aggiunta di aglio e acciughe sotto sale), sono anche noti come puntarelle e considerati un piatto tipico della cucina romana, diffusi anche nella cucina campana.
( Wikipedia)


Con questa ricetta partecipo al 100 % Gluten Free (Fri)Day #GFFD



Questa raccolta di ricette senza glutine è sempre attiva 
(le ricette sono tutte ben catalogate in fondo al post dell'evento )

mercoledì 9 aprile 2014

MCri...l'hamburger a modo mio!



Ne ho provati tanti di panini per hamburger , ma devo dire che questo li batte tutti!
Ci vuole solo un po' di manualità perchè  l'impasto è molto morbido ed elastico occorre infarinare leggermente la spianatoia per porzionarli .
L'impasto deve essere morbido per far si che i panini poi restino soffici,ma se non volte dei freesbee vi consiglio di adottare il mio sistema!
Ho creato  una sorta di stampo rotondo (vedi foto in fondo al post!) con la carta forno per mantenergli la forma bella rotonda ed aiutarli a crescere in altezza. Vi consiglio di mettere poco impasto in ogni "stampino" perchè altrimenti vi trovate con dei panini altissimi ...proprio come è capitato a me la prima volta che li ho fatti!
Potrete farcire i vostri panini a piacere , io ho utilizzato la salsa Ketchup home made e la maionese cotta , sempre fatta nel Bimby! Hamburger di manzo da macelleria , quindi con carne di ottima qualità e le verdure dell'orto ! Insomma più salutare di così!
Vi propongo anche un'alternativa molto gustosa per chi non ama la carne , la trovate sul blog di Alice , la mia vegana preferita!
E se invece li volete fare mignon vi rimando al post dei mini hamburger di Luca Montersino

Ingredienti per 8/12 panini

200 g farina molto proteica tipo Manitoba
210 g farina 0
200 cc di acqua
50 cc di latte
40 g di zucchero semolato
5 g di sale ( cucchiaino da caffé)
1 uovo
10 g di lievito di birra fresco o 5 di quello secco
40 g di burro morbido a pomata
1 tuorlo per spennellare
sesamo

Procedimento nel Bimby:

Prima di tutto miscelate 100 cc di acqua , il latte, lo zucchero il lievito:10 sec vel 5
Inserite nel boccale la farina, lavorate a spiga per 3 min
Aggiungete dal foro del coperchio, mentre il Bimby impasta, l'uovo leggermente sbattuto, poi l'acqua a piccoli sorsi finché ne chiede l'impasto. Deve essere morbido ma non appiccicoso, non abbiate fretta.
Quando è ben incordato aggiungete il burro morbido a fiocchi e per ultimo il sale.
Ungete una ciotola e deponetevi l'impasto ben raccolto a palla.
Coprite e lasciate lievitare per circa 4 ore o fino a quando non sarà duplicato di volume.
Il tempo è davvero indicativo dipende dalle temperature quindi se avete già fatto altri impasti regolatevi un po' con la vostra esperienza.
A questo punto riprendete l’impasto, dividetelo in  8/12 panetti uguali pirlateli leggermente per dargli una forma rotonda. Poneteli su una teglia ricoperta di carta da forno, ben distanziati tra di loro, copriteli con della pellicola leggermente unta e lasciateli lievitare per circa un’ora (o fino a quando il volume è quasi raddoppiato).
Preriscaldare il forno alla massima temperatura (230°C)
Riprendete quindi i panetti, spennellateli con il tuorlo e cospargeteli con i semi di sesamo.
Nella parte più bassa del forno sistemate una teglia con dell’acqua e infornate  i panini  appena sopra la teglia e portate il termostato a 200°C cuocete per 15|20 minuti.
Ruotate la teglia a metà cottura se necessario.
Il tempo di cottura dipende dal forno quindi regolatevi un po' in base alla vostra esperienza.

Potete anche preparare l'impasto la sera prima e dopo averlo lasciato a temperatura ambiente per 1 ora, mettetelo in frigorifero fino al giorno successivo...avendo riposato sarà  più semplice da gestire...
Riportatelo a temperatura ambiente e dopo trenta minuti formate i panini e lasciateli lievitare fino al raddoppio.



Partecipo alla raccolta  Panissimo#15 di aprile: I lievitati pasquali,organizzata da Sandra di Sono io Sandra e Barbara di Bread & Companatico questo mese ospitata da Barbara


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lunedì 7 aprile 2014

MIMOSA IN BARATTOLO AL LIMONCELLO di Giacomo Picariello


Questa ricetta ha vinto il mio primo contest


in collaborazione con Capri più



MIMOSA IN BARATTOLO AL LIMONCELLO


Ingredienti per 4:

Per la mousse al formaggio e yogurt
100 g di yogurt magro
150 g di formaggio spalmabile
60 g di albume
130 g di zucchero semolato
150 ml di panna fresca
4 g di gelatina in fogli

Per il lemon curd al limoncello
2 uova + 1 tuorlo
20 g di maizena
100 g di zucchero semolato
80 ml di succo di limone
40 ml limoncello
60 g di burro
scorza di 1 limone grattugiata

Per il bisquit
4 uova
40 g di burro
150 g di zucchero semolato
scorza di 1 limone grattugiata
150 g di farina di tipo "00"
40 g di farina di cocco

Per decorare
limoni canditi
bagna al limoncello (500 ml di acqua, 300 gr di zucchero, scorze di 2 limoni, 50ml limoncello)
ostia commestibile verde
cocco disidratato

Procedimento:
Preparare la mousse:
Fare una meringa all'italiana.
Fondere lo zucchero in un pentolino coperto a filo con acqua fino ad arrivare a 121°C.
Montare gli albumi aggiungendo lo sciroppo e continuare fino al raffreddamento.
Porre in una ciotola in frigorifero.
Mettere la gelatina a bagno in acqua freddissima. Montare il formaggio con lo yogurt.
Sciogliere la gelatina con un goccio d'acqua ed aggiungerla alo composto sempre montando. Semimontare la panna. Amalgamare al composto di formaggio e yogurt la meringa, quindi la panna. Far riposare in frigo per un paio d'ore.

Preparare il lemon curd
In un pentolino mettere il burro tagliato a pezzetti, lo zucchero e la scorza di limone grattugiata. Porlo a bagnomaria con l'acqua che non deve arrivare a bollore. Una volta sciolto il burro, aggiungere il succo del limone ed il limoncello nel quale avremo sciolto la maizena ed infine le uova sbattute. Cuocere mescolando con una frusta fino a che si addensa. Far raffreddare.

Preparare il bisquit
Montare il burro con lo zucchero e la scorza di limone.
Aggiungere le uova e continuare a montare fino ad ottenere un composto ben spumoso.
Aggiungere le farina miste al lievito ed amalgamare bene sempre con le fruste.
Stendere il composto su una placca con carta da forno e cuocere a 200°C per 10 minuti.

Comporre: mettere nel fondo del barattolo il bisquit. Bagnarlo leggermente con la bagna al limoncello, quindi mettere la moussse, poi il lemon curd e terminare con la mousse. Finire con bisquit tagliato a cubetti e decorare con limone candito, foglia commestibile di ostia verde e una spolverata di cocco disidratato.


“Mimosa” with limoncello in a jar

Ingredients for 4 jar

Mousse with yogurt and  cream cheese

Italian meringue
1\4 cup (2,10 ounce ) white eggs
1\2 cup (4,60 ounce )white sugar
Mousse
1\2 cup (3,50 oz ) yogurt
2\3 cup (5,30 oz ) cream cheese
2\3 cup (5,30 oz ) cream
0, 21 oz unflavoured gelatin

Lemon curd with limoncello

2  eggs  and 1 egg yolk
2 tbsps (0,70 oz )maize starch
1\2 cup (3,50 oz ) white sugar
1/3 cup (2,80 oz )fresh lemon juice (about 4-5 lemons)
3 tbsps(1,40 oz )limoncello
1/4 cup (2,10 oz ) cold unsalted butter (1\2 stick butter), cut into 1/8-in slices
2 tpsps grated lemon zest

Bisquit

4 eggs
1/6 cup (1,40 oz ) cold unsalted butter (1\3 stick butter)
2\3  cup (5,30 oz ) white sugar
1 tbsps grated lemon zest
1 cup and half  (5,30 oz ) pastry flour 00
3 tbsps (1,40 oz ) coconut flour

To garnish

Preparation method:

Mousse with yogurt and  cream cheese

Italian meringue
Italian meringue is made with boiling sugar syrup, instead of caster sugar. This leads to a much more stable soft meringue which can be used in various pastries without collapsing. In an Italian meringue, a hot sugar syrup is whipped into softly whipped egg whites till stiff. This type of meringue is safe to use without cooking. It will not deflate for a long while and can be either used on pies
Place the sugar and water in a small saucepan over a high heat. Bring to the boil, stirring continuously with a wooden spoon until the sugar has dissolved.
Reduce the heat to medium and brush down sides of the saucepan with a wet pastry brush to prevent any sugar crystals forming
Meanwhile beat the egg whites in the bowl of an electric mixer fitted with a whisk attachment until soft peaks form.
Bring the sugar syrup to 121°C (hard ball stage), then increase the mixer's speed to high and with the motor running pour in the hot syrup in a smooth, steady stream.
When the syrup is completely incorporated, lower the speed to medium and continue to beat the meringue until it has cooled to room temperature (15-20 minutes).
By this stage the meringue will be thick, glossy and ready to immediately use.
Mousse
In a saucepan, combine gelatin  and water. Let stand for 5 minutes to soften.
Cook and stir gelatin mixture over medium heat until dissolved.
Remove from heat and set aside.
In a large bowl, combine cream cheese and yogurt. Stir over until smooth.
Gradually beat in cream cheese mixture the gelatin  until everything is well blended.
Fold the italian meringue and whipped cream into cream cheese mixture and stir gently, constantly  using a spatula, Don't overmix at this stage as you'll knock out the air bubbles and the mousse will be dense.
Refrigerate 2 hours until thick.

Lemon curd with limoncello:

Put the lemon zest, the sugar and the butter into a heatproof bowl. Sit the bowl over a pan of gently simmering water, making sure the water is not touching the bottom of the bowl. Stir the mixture every now and again until all of the butter has melted.
In a medium metal bowl whisk the egg yolks and sugar for about 2 minutes until smooth. Whisk in the lemon juice until combined with maize starch.
Lightly whisk the eggs and egg yolk and stir them into the lemon mixture. Whisk until all of the ingredients are well combined, then leave to cook for 10-13 minutes, stirring every now and again, until the mixture is creamy and thick enough to coat the back of a spoon.
Remove the lemon curd from the heat and set aside to cool, stirring occasionally as it cools with a piece of plastic wrap laid on the surface to prevent a skin from forming.

Bisquit:

Preheat oven to at 400 degrees F (200 degrees C)
In a medium bowl, cream together the sugar, butter and lemon zest
Beat in the eggs one at a time,add to the creamed mixture and cream until light and fluffy.
Combine flour and baking powder, add to the creamed mixture and stir gently, constantly .
Spread out the mixture on a baking pan with wax paper and bake in the preheated oven for 10 minutes or until set.

Set up:

Put the biscuit in the bottom of a jar.
Spread juice of limoncello  with a pastry brush
Spoon the mousse mixture  and lemon curd into the jar, alternatively
Finish with biscuit cut into cubes and decorate with candied lemon, leaf green edible wafer and a sprinkling of desiccated coconut.


Tarta "Mimosa" en vaso al gusto de limoncello

Para 4 personas:

Para la mousse de queso y yogur:
100 g yogur magro
150 g queso fresco para untar
60 g clara de huevo
130 g azucar
150 ml nata liquida para montar
4 g hojas de gelatina neutra

Para la crema de limoncello
2 huevos y 1 yema
20 g maicena
100 g azucar
80 ml zumo de limon
40 ml licor Limoncello
60 g mantequilla
- piel de 1 limon rallada

Para el bizcocho:
4 huevos
40 g mantequilla
150 g azucar
piel de 1 limon rallada
150 g de harina debil para reposteria
40 g harina de coco
10 g levadura en polvo para reposteria

Para terminar:
limon confitados
almibar de Limoncello ( 500ml agua, 300gr azucar, piel de limon, 50ml Limoncello)
Hojas comestibles
coco rallado

Mousse:
Deterrir el azucar en un cazo al fuego junto con agua hasta cubrir y llevarlo a 121°C.
Batir las claras al punto de nieve y anadir poco a poco el almibar de azucar.
Seguir montando hasta que enfrie.
Guardar en frigorifiro.
Poner la gelatina en agua muy fria y en el mientras montar el queso con el yogur.
Deterrir la gelatina con poca agua y anadirla a la mezcla de queso y yogur.
Montar la nata al punto de nieve.
Verter en la mezcla de queso y yogur la nata y la merengue hecha anteriormente y mezclar suavemente.
guardar el todo en frigorifiro para unas 2 horas.

Crema de limon:
En un cazo poner mantequilla en trozos, azucar y piel de limon rallada.
Ponerlo al bano-maria sin que el agua hierva.
Cuando la mantequilla esta deterrida anadir el zumo de limon, el Limoncello junto con la maicena y los huevos.
Cocinar removiendo con varillas hasta que espese.
Dejar enfriar.

Bizcocho:
Batir la mantequilla con azucar y piel de limon rallada.
Anadir los huevos y batir hasta que doble de volumen.
Anadir harina mezclada con la levadura y amasar bien.
Verter la masa en un molde para horno forrado con papael vegetal y hornear a 200°C para 10 minutos.

Componer:
Poner en el fondo del vaso el bizcocho.
Mojarlo ligermente con el almibar de Limoncello, luego verter la mousse, la crema de limon y otra vez la mousse.
Terminar con bozcocho cortado en trocitos, limon confitado, la hoja comestible por encima y espolvorear con coco rallado.

LA RICETTA VINCITRICE DEL MIO PRIMO CONTEST!

Con immenso piacere  vi comunico che il vincitore del mio primo contest, 



in collaborazione con Capri più 

é


con la sua 

MIMOSA IN BARATTOLO AL LIMONCELLO




Mi chiamo Giacomo, ho 23 anni e sono di Montella, un paese in provincia di Avellino, 
cuore dell'Irpinia.
Ho amato la cucina sin da piccolo, seguendo mia madre nelle sue preparazioni, 
cercando di mettere le mani in tutto!!!!
Avendo preso una strada diversa dalla cucina, dopo il liceo mi sono ricreduto e diplomatomi, 
sono andato in Toscana a fare un corso di formazione professionale per cuoco.
Ho lavorato in alcuni ristoranti in seguito.
Ovviamente il mio sogno è di aprirmi un ristorante nel mio paese e di utilizzare tutti gli splendidi prodotti che il mio territorio ha da offrirmi!


Cosa posso aggiungere...sono molto felice che la scelta sia caduta su Giacomo, perchè è giusto che i giovani abbiamo la possibilità di esprimere al meglio le loro potenzialità e capacità ! Gli auguriamo di realizzare tutti i suoi sogni ! Giacomo riceverà in premio alcuni prodotti , generosamente offerti dalla ditta Capri più e la sua ricetta verrà pubblicata su questo blog e sul sito di Capri più, in un' apposita sezione in tre versioni, italiano, inglese e spagnolo!

Adesso passiamo al secondo premio quello per la foto più bella, scelto ed assegnato dalla nostra Nicol
La vincitrice di questo premio speciale che riceverà in premio il libro "L'ora del paté" 

è
Alessia 
di 



Una menzione speciale anche per Laura , che ha partecipato fuori concorso, le sue Boule al limoncello mi hanno incantato , sia per la ricetta che per la presentazione e ,non ultima, per la fotografia!




Un grazie particolare a Sarah che nell'ombra mi ha supportato  durante tutta la durata del contest , condividendo i vostri manicaretti e aiutandomi a diffonderli nel web! Non dimenticatevi di passarla a trovare , ogni tanto, sulla sua pagina sempre in costante aggiornamento e ricca di novità
Ringrazio inoltre anche le amiche blogger e non , che si sono prestate ad aiutarmi nella scelta della ricetta vincitrice , valutando i vostri manufatti con grande professionalità !
E per chiudere un grazie a tutti voi che avete partecipato e sperando che almeno un po' vi siate divertiti nel farlo!
Alla prossima !
*Cri*

PS: qui trovate anche tutte le ricette che hanno partecipato, su pinterest, su facebook!


venerdì 4 aprile 2014

CROISSANTS A MODO MIO



Buongiorno a tutte questa mattina cornetti caldi per colazione...sono partita  dalla ricetta del pan brioche sul libro base sia del TM21 che del TM31 (pag.131 per intenderci quello che si usa per la treccia ripiena)
Poi mi sono deliziata con il video sui croissants di Luca Montersino e ho ripassato le regole sul pan brioche ho meditato....finché ho "partorito" questa ricetta che adegua al Bimby una versione di brioche alleggerita e semplificata rispetto a quella di Luca...ma che fa tesoro dei suoi sempre utili consigli!
Perché non ho fatto la ricetta di Luca ? Quella l'ho fatta e rifatta e presto la metterò anche sul blog, e che volevo semplicemente una ricetta non difficile ma che desse comunque un buon risultato.
Non sono i croissants burrosi e che si sciolgono in bocca ma vi garantisco che farete felici i vostri cari!

PANBRIOCHE

Dosi per 6 persone:

Per il lievitino:

100 g di farina
50 di acqua
12 g di lievito di birra (1\2 panetto)
Lavorare a spiga nel Bimby e lasciarlo riposare nel boccale fino al raddoppio poi procedere con l'impasto.

NB: il lievitino non ë obbligatorio ma aiuta a rendere più profumate le vostre brioches

Per l'impasto: 

550 g farina (250 g farina 0 (170W, la farina classica per torte  +300 g di manitoba, se usate il lievitino riducete a 500 g la dose totale della farina!)
250 g latte (a temperatura ambiente)
70 g di burro morbido(basta toglierlo qualche ora prima dal frigorifero)
80 g di zucchero (se le preferite più dolci potete aumentare fino a 120 g )
10\20 g di malto o di miele
5 g di sale (1 cucchiaino raso)
150 g di lievito madre o
12 g  di lievito di birra fresco , 1/2 panetto ( se avete  quello disidratato utilizzatene 1/2 bustina i tempi di lievitazione si allungano rispetto alla dose piena ma il gusto ne guadagna! Se fate il lievitino e quindi avete già messo il lievito  in questo impasto non lo dovete più aggiungere!) 
1 uovo + 1 tuorlo

Inoltre:

30 g di burro per la sfogliatura (io l'ho sciolto e poi l'ho spennellato)
un tuorlo e latte o panna (per spennellare le brioches prima di infornarle) 
20 g di burro e 20 g zucchero lavorati come per la torta di rose da spalmare sui dischi di pasta prima di tagliare le brioches
granella di zucchero per decorare

Preparazione con il Bimby:

Inserite nel boccale metà dose del  latte , zucchero, lievito madre o di birra o lievitino 10 sec. vel 5.
Aggiungete le farine 2 min a spiga (TM 21 :30 sec. vel. 5).
Mentre impasta a spiga aggiungete le uova leggermente sbattute, una volta incorporate inserite il restante latte dal foro del coperchio , poco alla volta e solo se necessario all'impasto.
(NB: i liquidi in una ricetta variano a secondo della farina che si utilizza per ciò consiglio sempre di non aggiungerli tutti all'inizio!)
A questo punto fatta la palla...ossia quando l'impasto si è ben incordato, incorporate il burro in due tempi proseguendo a spiga finché si è ben assorbito...circa 1\2 min.
Deve risultare un impasto morbido, elastico e leggermente lucido, a questo punto mettete il sale e impastate ancora qualche secondo.
Copritelo e fatelo lievitare fino al raddoppio dell'impasto...con il lievito madre circa due ore...


Procedimento tradizionale:

Consiglio la partenza con il lievitino poi comporre il primo impasto come per fare la pizza o il pane fatto l'impasto va incorporato il burro credo che l'operazione a mano sia difficoltosa ma non impossibile...con le altre planetarie procedere incorporando il burro quando l'impasto è incordato.

La sfogliatura:

A questo punto sfogliate un pan brioche : stendere  l'impasto dandogli una forma rettangolare e spennellando con il burro fuso poi piegate in tre parti tenendo la parte chiusa a lato e stendete con il mattarello solo per la lunghezza e non per la larghezza ripiegate in tre e mettete a riposare avvolto in carta forno in frigorifero (circa mezz'ora) poi ripetete la stessa operazione per altre due volte sempre lasciando l'impasto a riposo. E' il processo di sfogliatura che serve per rendere la pasta più friabile... qui trovate le foto delle pieghe....
Dato che il link alla spiegazione delle pighe è visibile solo per chi appartiene al gruppo Bimby inserisco questa foto presa in prestito dal blog di Federica


Trascorsa l'ultima mezz'ora date all'impasto la forma tonda , con queste dosi escono tre cerchi da 25 cm circa e divideteli in 8 parti , spennellate con il  burro lavorato con lo zucchero (20 gr. di burro e 20 gr.di zucchero) l'interno dei triangoli e arrotolateli dando la forma a cornetto aiutandovi con le mani per inarcarli  e tirate le punte finali per allungarle..(rivedete il video di Luca!)
Disporre i cornetti su teglia ben distanziati (i miei erano troppo stretti).
Fateli lievitare fino al raddoppio,circa un’ora in ambiente tiepido.(Ho scaldato un po' di acqua nel microonde per creare un ambiente caldo e umido  e poi li ho messi a lievitare li dentro)
Mescolare il tuorlo con 50 g di latte e pennellare le brioches lievitate. Cospargere con zucchero semolato e in granella.
Cuocere in forno caldo a a 200° circa per 10\20 min il tempo dipende dalla dimensione della brioches!
Alcuni consigli: gli impasti lievitati di pasticceria danno il meglio nella lievitazione a temperature superiori a i 26 ° quindi il forno dove è stato inserito un bicchiere di acqua bollente è un posto adatto per far lievitare le brioches per l'ultima lievitazione
...il sale NON VA MAI A CONTATTO CON IL LIEVITO altrimenti lo "uccide"...il burro rende difficile il formarsi della " maglia glutinica" che è quella che da elasticità all'impasto quindi va inserito SEMPRE alla fine.Con questo tipo di impasti la fretta è cattiva consigliera...potete anche preparare l'impasto nel pomeriggio,la sera formare le brioches e lasciarle lievitare poi le mettete in frigorifero e le cuocete la mattina dopo averle lasciate un'oretta a temperatura ambiente! 
Spennellate sempre prima di mettere nel forno...per chi usa il lievito di birra sarebbe meglio fare prima il lievitino!

mercoledì 2 aprile 2014

SILIKOMART ...una nuova collaborazione!



I più attenti fra di voi avranno già notato che da qualche settimana è presente sul mio blog il logo di un 'azienda molto nota , oggi sono molto felice di comunicarvi che è iniziata la mia collaborazione con :

qui trovate il loro sito

Sicuramente molti di voi la conoscono già perchè Silikomart è un'azienda leader nella produzione degli stampi in silicone che propone una vasta gamma di prodotti ricercati ed innovativi.
Le linee in vendita sono parecchie ed in grado di soddisfare tutte le più sofisticate richieste da parte del consumatore.
I prodotti si distinguono per il design ricercato, per l’ottima qualità del silicone e la produzione totalmente MADE IN ITALY.
Il materiale impiegato in questi stampi è il silicone liquido atossico, con catalizzatore platinico (impiegato anche nel settore medicale per esempio nella realizzazione di valvole cardiache).
Il silicone è completamente riciclabile, conforme alle regolamentazioni internazionali per il contatto con gli alimenti (HACCP), completamente atossico, inodore e insapore. Rispetto agli altri tipi di silicone quello platinico è il più puro e capace di garantire la piena alimentarietà del prodotto. Non contiene componenti tossici, ha il minor contenuto di sostanze volatili.
Inoltre Silikomart dedica grande attenzione ai controlli di qualità per garantire sempre al cliente un prodotto completamente affidabile e in linea con tutti gli standard normativi. Sicurezza, qualità e prestazioni, unite allo straordinario design dei prodotti, fanno di Silikomart il vero specialista del silicone in cucina.
Proprio grazie ai copiosi investimenti nella ricerca per poter proporre ai propri clienti materiali e prodotti sempre innovativi Silikomart, ad oggi ,detiene ben due brevetti: il SAFE RING, l’anello studiato per conferire maggiore stabilità allo stampo e EASY CREAM, con la tecnologia messa a punto per realizzare gelati su stecco con gli stampi in silicone.
Io uso da anni i loro prodotti e mi sono sempre trovata soddisfatta. 
Vi esorto a fare molta attenzione all'acquisto degli stampi in silicone , valutando che posseggano tutte le caratteristiche sopra e sotto citate. 
Affidarsi a degli specialisti, come lo è Silikomart in questo caso, significa anche tutelare la propria salute.

Per informazione o curiosità vi riporto alcune indicazioni sull'utilizzo, le caratteristiche e la durabilità dei più comuni stampi in silicone: 


Mentre qui sotto sono evidenziati i vantaggi in più degli stampi Silikomart



Il silicone è un materiale antiaderente: non è necessario ungere o infarinare lo stampo prima dell'utilizzo , si consiglia solo al primo utilizzo di ungerlo per garantire la massima anti aderenza . 

Gli stampi in silicone si lavano con facilità sia a mano che in lavastoviglie e restano sempre inattaccabili da qualsiasi odore. Inoltre non modificano in alcun modo le qualità organolettiche degli alimenti. IMPORTANTE  é lavarli in lavastoviglie prima del primo utilizzo, in questo modo si riduce notevolmente la possibilità di una migrazione di sostanze dal silicone all’impasto al primo uso.

Il silicone è un materiale altamente flessibile e pratico, questa sua caratteristica rende molto più semplice sformare i piatti o i dolci rispetto alle teglie tradizionali, che sono rigide.
Inoltre é per questo motivo che gli stampi in silicone si possono piegare ed arrotolare ma tornano sempre allo loro forma iniziale.Questo permette di riporli in poco spazio.

Il silicone trasmette meglio il calore, cucinare con questi  stampi comporta un risparmio energetico di circa il 30%: infatti la conducibilità termica permette tempi di cottura più rapidi e temperature omogenee ed inferiori di 20°/30°C rispetto agli stampi in metallo.Inoltre la totale flessibilità permette di togliere con facilità i preparati dolci e salati, lasciandone integra la forma.
Per una perfetta riuscita della cottura, è meglio utilizzare una temperatura del forno inferiore di circa 10°C e una durata superiore di circa 10 minuti, rispetto alle indicazioni dei ricettari che prevedono l’utilizzo di stampi metallici

L’uso del silicone in cucina consente ottimi risultati e notevoli vantaggi e da sempre Silikomart si è adoperata per poter offrire ai propri clienti un prodotto di primissima qualità.
Gli stampi in silicone resistono a temperature da -60°C a +230°C  e si possono utilizzare per la cottura in forni a gas, elettrici e a microonde.Inoltre passano direttamente dal congelatore al forno.

Il silicone, se correttamente utilizzato, dura molto più dei tradizionali stampi in metallo. Quelli in silicone garantiscono fino a 3.000 cotture perché hanno una forte resistenza termica e ai processi di invecchiamento.Usati correttamente significa non utilizzare al loro interno oggetti taglienti o appuntiti; non porli a contatto con fiamme libere o fonti dirette di calore e non utilizzarli con la funzione crisp nel forno a microonde.


L'omaggio che ho ricevuto appartiene alla linea Happy easter 2014 , uno stampo coloratissimo dalla simpatica forma  che non vedo l'ora di utilizzare e una wonder brush verde , penna adatta alla decorazione.

FONTE: