venerdì 31 gennaio 2014

POLPETTE DI PATATE E CARNE


Oggi volevo proporvi questa ricetta di polpette che in casa mia amano molto, rispetto alle classiche di sola carne restano molto soffici e morbide. Buone anche fredde possono essere un'idea per un'aperitivo o un buffet. Inoltre se utilizzate per impanare un prodotto senza glutine saranno adatte anche per chi é allergico al glutine.

Ingredienti per 4 persone

300 g macinato di manzo 
300 g Patate Lesse
Dado vegetale Bimby q.b.
60 g di grana padano grattugiato.
Peperoncino
Prezzemolo q.b
1 Uovo
1 spicchio Aglio schiacciato ( facoltativo )
Pangrattato per impanare ( utilizzare un prodotto SENZA GLUTINE per mantenere il piatto rigorosamente glutenfree)
Burro chiarificato o olio per friggere ( se avete problemi di intolleranze al lattosio potete usare anche solo olio d'oliva)

Procedimento con il Bimby:

Per le patate : preparare circa 250 g di patate fresche a rondelle molto sottili, inserirle nel cestello.
Aggiungere nel boccale 500 g di acqua , salare e cuocere 15 min a Varoma vel 2.
Una volta cotte togliere le patate , buttare l'acqua di cottura e senza lavare il boccale inserire il  prezzemolo e il formaggio nel boccale, tritare: 5 sec vel 7.
Aggiungere tutti gli altri ingredienti comprese le patate e lavorare per 3 min. 37° Vel. 3
Forma le  polpette  e passarle nel pangrattato.
L'impasto é molto morbido ma non appiccica , formate le polpette senza schiacciarle troppo , lasciatele " vaporose".
Friggere una volta dorate disporle su un piatto con della carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso.

Procedimento classico:

Per le patate : preparare circa 250 g di patate fresche a rondelle molto sottili, inserirle in una ciotola con 1/2 bicchiere di acqua e cuocere a microonde per il tempo necessario.
Metterle in una ciotola e schiacciarle con una forchetta.
Preparare il prezzemolo e il formaggio tritati.
Aggiungere tutti gli ingredienti alle patate nella ciotola e lavoratli con un cucchiaio di legno.
Passarle 1/2 minuto a microonde e finire di impastare.
Forma le  polpette  e passarle nel pangrattato.
L'impasto é molto morbido ma non appiccica , formate le polpette senza schiacciarle troppo , lasciatele " vaporose".
Friggere una volta dorate disporle su un piatto con della carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso.

Consigli:

Per l'aglio ho messo la dicitura facoltativo, non ha tutti piace. A volte io lo metto nell'olio di frittura anziché nell'impasto, profuma ma é meno invasivo.
É possibile cuocerle nel forno (nella foto quelle a sin sono al forno ...quelle a destra fritte) . 
Io le ho passate nel pangrattato ho messo dell'olio d'oliva e un pizzico di sale in una pirofila di vetro (un velo) e vi ho disposto all'interno le polpette  e ho scosso la pirofila in modo che sin ungessero tutte , attenzione che si devono ungere ma non inzuppare quindi usate poco olio) . 
Cuocere in forno a 200 °C per 10/15 min circa...potete anche fare gli ultimi 5 o 10 a grill. 
Cotte in questo modo sono comunque gustose e più digeribili...


Con questa ricetta partecipo al 100 % Gluten Free (Fri)Day 





Questa raccolta di ricette senza glutine è sempre attiva 
(le ricette sono tutte ben catalogate in fondo al post dell'evento )

mercoledì 29 gennaio 2014

CAPRI PIÙ...il limoncello e non solo!



Inizia oggi una nuova collaborazione con un'azienda del settore agro-alimentare, situata in una delle più belle località del sud Italia, sull'Isola di Capri, il suo nome é Capri piú.
Questa azienda nasce circa 25 anni fa dalla passione per il Limoncello del fondatore Giuseppe Buonocore,  passione tramandatagli dai suoi avi passata di generazione in generazione da più di un secolo, infatti già nella casa dei suoi nonni si poteva degustare questa deliziosa bevanda inventata ,nella zona di Sorrento e Capri ,intorno al 1800/1900 ( la data non è certa ) dagli abitanti locali e diventato subito un liquore molto apprezzato in tutto il mondo.
La famiglia  Buonocore, ha voluto preservare la qualità della ricetta originale tramandatagli dai suoi avi , un liquore il cui profumo inebria e che  lascia il sapore e la freschezza dei limoni campani unici e profumati.

La sfida per le nuove generazioni é la diffusione di questo prodotto d'eccellenza sul mercato mondiale,combattendo con la presenza di tanti liquori simili, erroneamente chiamati " Limoncello".
Ad affiancare Giuseppe oggi ci sono Sarah, la figlia ed esperta decoratrice , e il genero Luca, responsabile del Commercio Estero.

La Capri più , un'impresa , che guidata dall'esperienza della famiglia Buonocore e dal suo staff produttivo, trasforma e confeziona i migliori prodotti della terra del sud  portando direttamente sulle nostre tavole prodotti d'eccellenza a base dei LIMONI IGP ( indicazione Geografica Protetta) e non solo.

Limoncello
Crema di limoncello
Confetti con cuore di mandorla ricoperti di cioccolato al limone
Cuor di Capri, cioccolatini
Caramelle al limone
Cioccolato al limone
Scorzette di limone candite
Biscotti al limone
Babà al limoncello
Meloncello
Crema di Meloncello


A coronare i successi , sopratutto sul mercato orientale, Giappone e Cina in testa, é di pochi giorni la notizia dell'inserimento dell'azienda nelle eccellenze enogastronomiche presenti sulla guida del Gambero Rosso.    



Qui trovate Capri più

lunedì 27 gennaio 2014

LASAGNETTE DI CRÊPES AL RADICCHIO ROSSO


Questa ricetta è stata tratta dal ricettario base del TM21 ed è diventata ben presto una delle più gettonate. Se seguite la ricetta nell'ordine indicato potrete fare le varie preparazioni senza dover pulire il vostro bimby ! Una ricetta quindi di effetto e molto veloce da preparare.

Ingredienti

Per le Crêpes:

4 uova (io uso 2 uova)
200 gr. farina
1/2 litro di latte
50 gr. burro morbido

Per la farcitura:

1 cespo grande di radicchio trevisano o 2 o 3 piccoli (300\400gr)
100 gr. di parmigiano
30 gr. olio d'oliva

Per la besciamella:

1/2 litro di latte
50 gr. farina
30 gr. burro
1/2 cucchiaino sale
un pizzico di noce moscata.
Accessori

Procedimento con il Bimby:

La ricetta, se eseguita così come è proposta,  permetterà di fare tutte le lavorazioni lavando il boccale del Bimby solo alla fine, risparmiando così altro tempo.

Grattugiare il parmigiano reggiano inserendolo a cubetti nel boccale: 3 o 4 colpi di turbo poi mettere da parte in una ciotola.

Pulire bene il radicchio poi dividere la parte rossa dalle coste bianche.Con lame in movimento a vel  7 inserire la parte rossa del radicchio e tritare 10 sec.. Toglierla e metterla da parte in una ciotola.
Con lame in movimento a vel. 7 inserire le coste bianche del radicchio e tritare per 10 sec.   e mettere da parte.

Preparare l'impasto delle crêpes inserendo gli ingredienti: uova, farina, latte, burro:20 sec. a vel.5
Prima di utilizzarlo lasciare riposare il composto in una ciotola per circa 1/2 ora -

Mettere nuovamente nel boccale le coste bianche tritate e aggiungere 30 gr. di olio d'oliva: 4 min. 100° vel. soft.   mettere nella ciotola a parte.

Preparare la besciamella inserendo nel boccale; latte, farina, burro, sale, noce moscata: 7 min. a 90° a vel.4.
Unire le coste bianche precedentemente soffritte e mescolare a vel. 4 per 10 sec.

Preparare le crêpes con una padella antiaderente (si cerchi di farle di diamentro uguale a quello della teglia che andrà messa in forno oppure se usate la teglia rettangolare fatele della misura solita).

Fatta la prima crêpes andrà messa direttamente nella teglia da forno, precedentemente unta con un velo di burro e, mentre si preparerà la 2° crêpes, si spargerà una cucchiaiata di besciamella sulla prima aggiungendo anche una manciata di parmigiano. Si procederà così fino alla fine delle crepes e della besciamella. In cima alle lasagnette cospargere il radicchio rosso tritato e per ultimo ancora parmigiano e qualche fiocchetto di burro.

Cuocere in forno a 160/180 °C per 20 minuti circa.


sabato 25 gennaio 2014

TATIN IN A JAR



Le torte in vaso sono una moda anglosassone e se bazzicare sui social come pinterest saprete di che cosa sto parlando. Basta digitare in google 'cake in a jar' e vi si aprirà un mondo.
Vasetti colorati , agghindati a festa contenenti ogni tipo di torta!
Beatrice di Crème de Cassis , ha lanciato questo bellissimo contest ancora in dicembre e l'idea devo dire che é molto carina e decisamente stimolante ...anche perché il vaso serve solo per presentare la torta e non per cuocerla quindi mica puoi prendere una fetta di torta e infilarla nel vaso...ci ho pensato un po' ...volevo fare una cheesecake ma alla fine ho optato per una torta che a me piace parecchio la Tarte tatin con le pere e pasta sfoglia , un po' diversa dalla classica che prevede mele e pasta brisée anche perché ho profumato tutto con l'ottimo limoncello di Sarah e poi l'ho messa nel vaso! 

TATIN IN A JAR

Dosi per 4/6 vasetti 

Per la crema pasticcera: 

200 g di latte intero
80 g di tuorli (4)
50 g di zucchero
25 g di amido di mais
Scorza di limone grattuggiata

Nel Bimby:

Inserire tutti gli ingredienti, tranne il limoncello,  nel boccale e cuocere: 5 min a 90°C  vel 2.
Una volta cotta, sarà un po' densa aggiungere il limoncello e mescolare a 2 per 10 sec .
Suddividere la crema all'interno dei vasi, fino a due dita di altezza circa , deve fare da base per le pere. Fate raffreddare velocemente la crema in un bagnomaria di acqua e ghiaccio coperta con una pellicola.

Procedimento tradizionale:

Nel preparare una crema badate bene di montare i tuorli prima di incorporarli al latte caldo; una volta versato, il battuto rimarrà in superficie senza toccare il fondo della pentola ed eviterete che si attacchi o si bruci.
Montate i tuorli con lo zucchero, aggiungete la scorza del limone grattugiata e infine l'amido di mais.
Nel frattempo mettete a bollire, preferibilmente in un pentolino antiaderente, il latte.
Raggiunto il bollore, unite al latte la montata di uova
Fate cuocere per 1 minuto circa, mescolando con una frusta. Deve arrivare a 80/85 °C non di più, altrimenti avrà un odore di uovo molto intenso e si rischia poi che si separi diventando liquida.



Per le pere caramellate:

3 grosse pere
50 g di burro chiarificato
50 g di zucchero di canna integrale 
50 g di limoncello Capri più per fiammeggiare.

Sbucciare, pulire e tagliare a dadini le pere . In un tegame basso metterei l burro e lo zucchero.
Accendere la fiamma bassa e aspettare che si sciolga.
Quando lo vedete bello sciolto ( anche lo zucchero!) aggiungete le pere e alzate la fiamma al massimo. Saltate a fiamma vivace per pochi minuti...devono essere caramellate e poi bagnare con il liquore al limoncello...evaporare , spegnere e lasciare raffreddare . 
Disporre nei vasi riempiendoli fino a 2 cm sotto rispetto all'orlo. Mettere in frigorifero coperti .



Per i coperchi di pasta sfoglia.

1 sfoglia rettangolare, ricavare 6 quadrati da disporre sugli stampi dei muffins capovolti . Forare con una forchetta per evitare che la pasta cresca troppo e coprire con un'altro foglio di carta forno.
Cuocere in forno : 15 min a 200 g  



Finitura: 
Intiepidre i vasetti con il microonde , poi legarli con  un nastro a fiocco coprire il vaso con il coperchi é servire tiepido!    
I vostri ospiti potranno gustarli a cucchiaio o direttamente nel vaso o versando il contenuto del vaso nel cestino di sfoglia...
Potete pre pararli anche in anticipo e conservare i vasetti in frigorifero, scaldandoli al momento.
La sfoglia naturalmente va tenuta a temperatura ambiente e se possibile in una scatola di latta!


Con TATIN IN A JAR partecipo al contest il contest  "Di cucina in cucina" di Barbara del blog "Giorni senza fretta", ospitato dal blog  Crème de Cassis e il tema del mese é:
                                                                   







In questa ricetta ho utilizzato prodotti “Capri più”

giovedì 23 gennaio 2014

Eat Parade 2013....la ricetta più cliccata!

Non so se a voi capita, ma per me l'inizio dell'anno nuovo è sempre un periodo di riflessione e di bilanci sull'anno passato.Il 2013 per me è stato un anno davvero speciale perchè ho potuto   dedicarmi a quella che è la mia passione, sperimentare in cucina. L'apertura del blog a giugno è stata sicuramente un ulteriore spinta a cercare di migliorare...la strada è ancora lunga , ma oggi volevo condividere con voi quella che è stata la ricetta più visualizzata del blog, la ricetta più cliccata...quella che tutte voi avete preferito!
Da non credere...ma io lo sapevo già ...è un risotto!!! Perchè lo sapevo? Perchè il risotto è uno dei piatti che è più difficoltoso da fare con il nostro Bimby..e quindi è sempre tra le ricette più ricercate nel web...

E quindi rullo di tamburi...fiato alle trombe...ecco le ricetta più vista del 2013 con 5900 click!

RISOTTO ALLO ZAFFERANO E FUNGHI ....con il Bimby!



Il risotto nel Bimby é sempre uno scoglio, nel gruppo di Facebook spesso e volentieri raccolgo lamentele a proposito della mal riuscita di questo piatto. 
Già con la cottura tradizionale non é da tutti fare un buon risotto, e poi i gusti variano ...c'é chi lo preferisce all'onda , quindi molto morbido, chi invece lo preferisce più asciutto e poi i chicchi piccoli ...grandi....insomma tante le variabili... tanti i gusti da accontentare.
Nel Bimby é più difficile perché devi scegliere e dosare tutto prima , compresa la quantità di brodo...spesso si ha la sensazione di controllare poco l'esecuzione della ricetta e questo complica le cose. Da qui gli insuccessi che spesso si hanno.
Ho cercato di scegliere un risotto molto semplice, che tutti possono replicare, é una ricetta base  da cui partire per imparare a cuocere un risotto nel Bimby.
Le regole da seguire sono molto semplici e simili a quelle che normalmente seguiamo nella preparazione classica.
1) Il tempo di cottura del riso é sempre quello indicato sulla confezione ...meno i tre minuti della tostatura, quindi se sulla confezione sono indicati 15 min si deve cuocere per 12 min non di più.
2)  Il brodo deve essere bollente 
3) La quantità di brodo aggiunto é il doppio del riso più 100 g ( un misurino in pratica) 300 di riso sono 600+ 100 di brodo. Se preferite un risotto all'onda potete aumentare anche fino a 200 g  il brodo in più .
Alcuni suggerimenti in più : io cuocio rigorosamente con antiorario e misurino chiuso , al limite se mi sembra troppo morbido lo tolgo solo gli ultimi 5 min. Provate con un risotto classico e poi non smetterete più di farlo nel vostro Bimby!

RISOTTO FUNGHI E ZAFFERANO

Tempo di preparazione: TM31 21 min. 

Ingredienti:
(per 6 persone) 
500 g di riso, 
Funghi secchi di ottima qualità , q.b.
Zafferano
1 scalogno
30 g di burro o olio extravergine di oliva 
50 g di vino bianco secco 
1000 gr.di acqua bollente + un misurino ( 100/150 g)
2 cucchiai di dado Bimby ( di carne o vegetale ) 
1 noce di burro, sale q.b., 
parmigiano a piacere



Preparazione: 
Ammollare i funghi secchi in una ciotola di acqua calda.
Preparare il soffritto con lo scalogno e il burro : 3 min. 100° C vel 4. 
Inserire nel boccale il riso e tostare 3 min.100°C vel.soft ( mescolo) ANTIORARIO. A 2 min aggiungere il vino bianco dal foro del coperchio e togliere il misurìno.
Coprire con l'acqua BOLLENTE e insaporire con il dado: 14 min.100°C vel.1 ANTIORARIO . A 6 min dalla fine aggiungere i funghi ammollati e lo zafferano dal foro del coperchio .

(Per il TM21 - il vecchio modello del Bimby- ricordarsi di inserire la farfalla prima del riso)



Preparare una pirofila con fiocchetti di burro e abbondante parmigiano, quando il riso é cotto travasare immediatamente nella pirofila. Servire ancora caldo.
Questa volta ho scelto di servirlo in cestini di parmigiano .
Io semplicemente li preparo scaldando una pentola antiaderente sulla quale ho passato un pezzo di burro, metto 4/5 cucchiai di formaggio ben stesi , una volta dorato lo stacco e lo capovolgo su una tazza per dargli la forma. Per questo passaggio si deve essere veloci perché i cestino si indurisce in fretta e poi non sarebbe più possibile dargli la forma voluta.


CURIOSITA'

Il risotto e il risotto alla milanese, quello con lo zafferano e il midollo , sono praticamente sinonimi. Tanto che la nascita della cottura a risotto viene praticamente fatta coincidere con quella della ricetta conosciuta praticamente in tutto il mondo. 
La leggenda colloca la nascita del “riso alla milanese” in una data precisa: l'otto settembre 1574. Per quel giorno il mastro vetraio belga Valerio di Fiandra, che, al tempo, lavorava all'imponente cantiere del Duomo di Milano, aveva fissato le nozze di sua figlia. Tra le tante portate, fu servito un piatto a base di riso dorato, colorato con lo zafferano che era utilizzato anche nella tintura dei vetri della cattedrale. La preparazione, che voleva essere una burla, ottenne un grandissimo successo tra gli invitati che ne apprezzarono sia il sapore, sia il colore. Subito questo nuovo modo di preparare il riso si diffuse in tutta la città... in realtà fonti storiche più attendibili ci dicono che fino al 1700 non si parla di un risotto cucinato in questo modo e la tecnica predominante sembra essere la lessatura in acqua.
Per trovare una ricetta intitolata “riso giallo alla milanese” si deve arrivare al 1853 con la pubblicazione de Il Nuovo Cuoco Milanese del celebre cuoco meneghino Felice Luraschi. Gli ingredienti: burro, zafferano, midollo di bue e formaggio grana grattugiato.
Alla fine del 1800, Pellegrino Artusi include il “risotto alla milanese” ne La Scienza in cucina e l'arte del mangiar bene. Nella settima edizione del ricettario, sono presenti due “varianti sul tema”, una che non include il vino, l'altra che lo comprende insieme all'aggiunta di midollo, versione “più greve allo stomaco ma più saporita”.
Nel 1974, Anna Gosetti della Salda esce con Le ricette regionali italiane.
A proposito del Risotto alla milanese elenca i passaggi necessari, ma anche ciò che non va mai fatto: bandito il riso parboiled, la tostatura è obbligatoria, come anche la cipolla appassita, tolta o frullata successivamente, e l'aggiunta di midollo. Facoltativo il vino. Lo zafferano è contemplato in polvere o in stimmi. Infine, insostituibile è la mantecatura e immancabile la consistenza “all'onda”.
Il risotto è un prodotto tutto italiano che si è diffuso gradualmente in tutto il mondo per la sua flessibilità: infatti, pur identificandosi in un'unica tecnica cucinaria, si lascia modellare in infinite varianti, sempre originali e talvolta sorprendenti.
Alcuni maestri sono poi guidati dal genio dell'arte e riescono a realizzare dei veri capolavori.
Dall'inizio degli anni Ottanta, nei ristoranti italiani degli USA il risotto è divenuto il piatto più richiesto.
È del 1984 la moderna interpretazione di Gualtiero Marchesi “oro e zafferano” che, al risotto (Carnaroli) aggiunge, all'ultimo momento, quattro lamine finissime d'oro.
Il piú famoso attualmente è 'Zafferano e riso "D'O" 2009' (alla milanese), di Davide Oldani  
ricetta presentata a Identità Milano 2009 .

Fonti e approfondimenti:



Storia del risotto


Con questo post partecipo alla EAT PARADE 2013 di  Il mondo di Milla


martedì 21 gennaio 2014

SALAMELLE CON LE VERZE



Un piatto gustoso, veloce da preparare e sopratutto comodo, visto che può essere preparato con un certo anticipo.
Ingredienti:
(per 6 persone) 

4 ( 6 ) salamelle fresche, 
500 gr.di verza tagliata a listarelle sottili, 
80 gr.di pancetta a cubetti, 
1 cipolla, 
50 gr.di olio, 
2 cucchiai di aceto bianco, 
200 gr.di acqua, 
1 cucchiaino di dado Bimby, 
sale q.b.




Procedimento con il Bimby :

Inserire nel boccale olio, cipolla e pancetta: 5 sec.vel.6 e 3 min.100°C vel.3. Unire verza, aceto, acqua, dado e sale: 15 min.100°C vel.1 antiorario. Punzecchiare le salamelle, disporle nel Varoma e posizionarlo sul boccale: 30 in. temp. Varoma vel.1 antioratio.
Terminata la cottura disporre le verze su un piatto da portata e sistemarvi sopra le salamelle tagliate a fette. Servirle caldissime.

Consigli: Io ho usato le 4 salamelle indicate ma per me erano poche , suggerisco di metterne almeno 6. Le verza sono parecchie per cui , ho inserito nel boccale quelle che ci stavano, ho fatto cuocere per 5 min 100°C vel.1 antiorariopoi ho aggiunto le altre.

(Ricetta tratta da Idee per la Cucina Regionale 3- Lombardia)



domenica 19 gennaio 2014

PETTI DI POLLO ALLA SALVIA


Si legge ormai ovunque di come la carne rossa non sia sicuramente tra gli alimenti consigliati. Io la amo molto ma negli ultimi anni ne ho ridotto notevolmente il consumo , sono rare ormai le volete in cui la servo in tavola, ma siccome in famiglia siamo tutti golosi di carne ho iniziato a cucinare più spesso pollo, tacchino o coniglio.
Oggi vi propongo una ricetta liberamente tratta dal libro base del TM21 " Alla scoperta del Bimby ". Ho scritto liberamente tratta perché ho apportato parecchie modifiche , tanto da farla sembrare una ricetta diversa anche se il gusto di base é rimasto quello.
La prima modifica é per la cottura della cipolla. La prima volta che feci questo piatto il gusto della cipolla aveva preso il sopravvento su tutto il resto, sembravano cipolle con i petti di pollo più che il contrario. Quindi , grazie agli insegnamenti di Luca Montersino e Beppe Maffioli, due chef che stimo moltissimo ho apportato alcuni accorgimenti (imparati da loro!)  per rendere la cipolla più digeribile e meno intensa come gusto ma ugualmente profumata. Ho stufato la cipolla con acqua e olio. Nel Bimby questo tipo di cottura riesce particolarmente bene perché il prodotto viene cotto ad una temperatura costante di 100 gradi senza mai subire sbalzi e senza mai arrivare ad essere soffritto. La cipolla ( quella fresca in modo particolare)  necessita di essere stufata perché contiene parecchia acqua , che é acidula e responsabile della indigeribilità del prodotto, con questo tipo di cottura la si fa evaporare tutta fino ad ottenere una cipolla morbida , quasi a crema, profumata , dolce e digeribile con un gusto meno intenso che non sovrasta gli altri sapori. Provare per credere! Io ho utilizzato una grossa cipolla , tagliata a mezzo...vi garantisco che mai e poi mai avrei assaggiato una carne , così preparata,  fino a poco tempo fa ... Il sapore della cipolla mi avrebbe accompagnato per i giorni successivi ...invece fatti mangiati e digeriti senza alcun problema! 
Penso che a breve proverò , sempre nel Bimby perché nel microonde l'ho già fatto , a pastorizzare  la cipolla con vino bianco e olio per poi poterla utilizzare nel risotto . Aggiornerò il post con il risultato di questo nuovo esperimento.
La seconda modifica riguarda la cottura, nella ricetta originale si eseguono due cotture separate, la prima che porta ad ebollizione il sughetto, la seconda che cuoce a varoma le fettine , io ho preferito fare un tutt'uno e ridurre leggermente i tempi per mantenere la carne un po' più rosa , non completamente cotta , visto che poi la si ripassa nuovamente al forno.
Terza modifica ho tritato il formaggio il prima di iniziare il tutto.
Vi consiglio anche le versioni con la formagella o il pecorino che sono altrettanto buone.
Il tempo di esecuzione del tutto si aggira indicativamente attorno all'ora , é un piatto che si può preparare in anticipo e gratinare all'ultimo . Va servito con delle carote bollite o cotte al vapore oppure con il puré. Nel qual caso mentre si cuoce la carne preparate già le patate a rondelle , quando la passerete al forno nel  Bimby , senza lavare il boccale fate partire il puré !
Una volta pronto il tutto servite in tavola.

PETTI DI POLLO ALLA SALVIA 

Ingredienti per 4 persone:

600 g petti di pollo a fettine medie o piccole
8 foglie di salvia ( se piccole anche 12)
100 g di cipolla circa mezza 
40 g di olio evo 
200 g acqua 
1 cucchiaino da té di dado vegetale Bimby
200 g latte
50/100 g fontina o emmenthal ( dipende da quanto amiate il formaggio io ne ho messi 100) 
1 tuorlo d’uovo
(Sale) pepe e farina q.b.

NB: io il sale non l'ho messo perché con il dado vegetale Bimby erano già sufficientemente saporiti.


Procedimento con il Bimby:

Inserire nel boccale emmenthal o fontina, o altro formaggio a piacere , tritare grossolanamente : 5 sec vel 4
Mettere da parte.
Inserire la cipolla a grossi pezzi e tritare vel 5, raccogliere sul fondo con la spatola.
Aggiungere 50 g acqua e tutto l'olio 
Stufare 8 min a temperatura varoma vel 2.
(Ho inserito questo passaggio per rendere più digeribile la cipolla!) 
Controllare che sia ben asciutta, ma ancora morbida , diversamente proseguire ancora per un paio di minuti, ridurla in crema a vel 7, raccogliere sul fondo utilizzando la spatola.
Accendere il forno a 180/200 ° C
Nel frattempo infarinare le fettine di pollo e disporle con la salvia nel varoma e nel suo vassoio.
Aggiungere la rimanente acqua (150 g), il latte e il dado, posizionare la campana del varoma con le fettine di pollo e cuocere: 15 min. a temperatura Varoma vel.2 


Devono risultare ancora un po' rosa.
A cottura ultimata disporre le fettine di petto di pollo in una pirofila.
Al fondo di cottura unire il tuorlo, il formaggio e il pepe : 10 sec. a vel. 6 e versare il tutto sulla carne.
Mettere a gratinare in forno per 15 minuti, devono risultare dorate , se fosse necessario utilizzare la funzione grill e ridurre i tempi .
Io a metà cottura le ho girate e rimesse in forno.



venerdì 17 gennaio 2014

I 12 MODI PER RICONOSCERE UNA FOODBLOGGER....di Mielericotta!!!



Questo scritto fantastico, nel quale mi riconosco a pieno è stato da me copiato da un post nel blog di Monique, e siccome ha in allegato una bellissima ricetta vi rimando anche al suo blog!
E cercate di capirmi e dirmi sempre di si!!! ;)

MIELERICOTTA: Tortini castagne e noci: I 12 modi per riconoscere una foodblogger: 1 -La foodblogger non ha 12 piatti fondi, 12 piatti piani e 12 forchette  ma 12 piatt...


I 12 modi per riconoscere una foodblogger ( di Monique)


1-La foodblogger non ha 12 piatti fondi, 12 piatti piani e 12 forchette 
ma
12 piatti fondi diversi da loro, 
12 piatti piani con 12 decorazioni diverse
12 forchette con 12 manici differenti.

2-La foodblogger, con la bava alla bocca, guarda nei cassetti della nonna per scovare tovagliette cucchiai e cucchiaini vintage per farci le foto. Va ai mercati dell'antiquariato e dopo aver comprato un passino per lo zucchero a velo del 1912 se ne va trotterellando come avesse ricevuto gratis un trilogy.

3-La foodblogger non ha vergogna di fermarsi sul ciglio della strada per raccogliere tavole di legno imbarcate, caricarsele a casa, infilarle in vasca da bagno, fargli il bagnetto e dipingerle come se stesse preparando la base per la costruzione di uno chalet.

4-La foodblogger è capace di fare 5 volte la stessa ricetta venuta buonissima tutte e 5 le volte, solo perché non sono venute le foto. 

5-La foodblogger potrebbe uccidere se mangi la pietanza prima che lei abbia allestito il set.

6-La foodblogger non concepisce il fatto di creare una torta e non fargli la foto per postarla nel blog.

7- La foodblogger non ha una lista della spesa con
farina, thé, burro, zucchero
ma 
manitoba, thé matcha, burro chiarificato, zucchero muscovado.

8- La foodblogger che ti dice: devo dar da mangiare a Rodolfo, non sta parlando del suo cane ma del lievito madre da rinfrescare.

9- La foodblogger ha una maledizione: quando entra in libreria i libri di cucina saltano e si infilano dentro la sua borsa. Da soli. E lei è costretta a portarseli a casa.

10- La foodblogger ha un solo desiderio:  fare le 143.729 ricette che ha in mente. Non chiede altro.

11-La foodblogger ha un solo incubo: svegliarsi la mattina, aprire il blog e vedere una pagina bianca con scritto "siamo spiacenti, il tuo blog non esiste più".

12- La foodblogger è una pazza con diritto alla libertà. Ditegli sempre sì e nessuno si farà male.


LINGUE DI SUOCERA SALE E PEPE


Penso che ormai tutte voi conosciate la mia passione per Luca Montersino, lo trovo un grande maestro, non solo per quanto riguarda la pasticceria, egli infatti é uno chef a 360 gradi e spazia con le sue preparazioni dal dolce al salato con una precisione una minuzia sia nell'esecuzione che nelle spiegazioni che mi lasciano sempre meravigliata.
Dal 1 di gennaio ALICE tv ha lasciato la piattaforma di Sky per passare al canale 221 sul digitale terrestre e ai canali 40 e 41 di TVSAT...( qui trovate le spiegazioni più dettagliate su come poter vedere i canali!) vi starete chiedendo perché vi scrivo questo ? Semplicemente per informarvi che potrete finalmente vedere gratuitamente  Luca all'opera !!!
Si perché i format di Peccati di Gola e Accademia Montersino verranno trasmessi in chiaro.
Non perdetevi questa grande occasione di seguire delle vere e proprie lezioni di cucina e di pasticceria, vi stupirete di quante cose non sappiate!!! Quindi preparate blocco e penna e mi raccomando non dimenticate di farmi conoscere  la vostra impressione!
La ricetta che condivido con voi oggi é tratta dal libro , uscito lo scorso anno, sulla pasticceria dolce e  salata senza glutine, Luca non utilizza i mix preparati che si trovano in commercio ma crea dei bilanciamenti di gusto tra farine di vario tipo ed introduce ingredienti un po' particolari .
L'ho già scritto in un altro post ma ricordarlo non fa male, la farina di lupino  ( che io ho inserito al posto di quella di soia tostata !) oltre ad essere priva di glutine aiuta ad abbassare l'indice glicemico del prodotto. Questa non é poca cosa visto che uno dei problemi dei prodotti con la farina di riso, gli amidi ecc é proprio questo, di avere un indice glicemico particolarmente elevato. Ha un gusto molto marcato quindi va sempre usata in quantità ridotte ma se vi capiterà di trovarla in qualche negozio bio provatela. É inoltre ricca di proteine e per questo é di aiuto nei lievitati senza glutine le cui farine hanno un tenore proteico bassissimo o nullo. Potreste ad esempio usarla anche in abbinamento ad una farina con poco glutine come quella di farro bianca , per arricchirla e renderla ancora più gustosa...ovviamente in questo caso  il prodotto non sarà però adatto ai celiaci!
Un altro ingrediente un po' strano é la Xantana una gomma dal grande potere addensante che si ottiene a partire dalla fermentazione dell'amido di mais da parte di ceppi naturali di un batterio presente nei cavoli: il batterio Xanthomonas campestris, purificato per estrazione con etanolo essiccato e macinato. Si presenta come una polvere color crema solubile in acqua ed insolubile in alcool e si tratta di un additivo utilizzato dall'industria alimentare per dare una consistenza solida e rendere i prodotti spalmabili oppure pastosi. Viene usata nei preparati di creme e budini ad esempio (fonte dal web)
Va da se che nei prodotti da forno senza glutine ( che é la parte elastica della farina!) la xantana aiuta a ricreare quella sorta di estensibilità di cui sono privi.
Per il resto degli ingredienti tutti prodotti noti...ma passiamo alla ricetta.

LINGUE DI SUOCERA SALE E PEPE 

Ingredienti

180 g * amido di mais ( maizena)
( io ho sostituito 50 g di amido  con il fumetto di mais )  
50 g  * fecola di patate
150 g  * farina di riso
7 g     * xantana( 1 cucchiaino da caffè e mezzo ) 
50 g  burro ( io ho messo l'olio evo)
7 g  sale
20  g  lievito di birra ( io ho messo 1 cucchiaino e mezzo di quello in granuli) 
250 g latte intero fresco
20 g zucchero semolato ( 20 g di malto di riso)
20  g * farina di soia tostata ( io ho messo la farina di lupino) 
Per la finitura:
150 g olio extra vergine d'oliva
10 g sale grosso
5 g pepe nero 
Origano q.b.

Totale peso impasto a crudo:     800 g 

Per l'impasto preparazione:

Con il Bimby:

Inserire tutti gli ingredienti insieme ,tranne il burro (o l'olio nel mio caso) , e lavorare per 10 sec a vel 4 . Appena l'impasto risulta liscio ed elastico unire , dal foro del coperchio , il burro in pomata ( o l'olio).

Tradizionale:

Impastare con la foglia tutti gli ingredienti insieme tranne il burro. Appena l'impasto risulta liscio ed elastico unire il burro in pomata.
Stendere l'impasto sul tavolo leggermente unto , io ho usato la carta forno unta e ho messo l'impasto tra due fogli , poi l'ho appiattito a rettangolo con il mattarello. 




Ho ricavato con la rotella   della pasta delle strisce larghe 1 /2 cm e le ho appoggiate direttamente in teglia. Mettere a lievitare in forno  a 30° C con umidità al 85 % per circa 1 ora. Ho lasciato la luce accesa del forno e inserito un pentolino di acqua bollente.


A questo punto ungere con olio e spolverare di sale grosso e pepe di mulinello, oppure origano.
Infornare a 220° C per circa 16 minuti.   

( ricetta di Luca Montersino  liberamente  tratta da "La pasticceria dolce e salata senza glutine" .
NB: con l'asterisco sono indicati i prodotti che potrebbero essere contaminati e per i quali si necessita una maggiore attenzione. Devono essere tutti prodotti certificati senza glutine con la spiga barrata)

Con questa ricetta partecipo al 100 % Gluten Free (Fri)Day 




Questa raccolta di ricette senza glutine è sempre attiva 
(le ricette sono tutte ben catalogate in fondo al post dell'evento )

mercoledì 15 gennaio 2014

PASSATINA DI CECI E POMODORINI PACHINO



Questa passata é ottima anche per accompagnare un piatto di gamberi saltati in padella o cotti al vapore.
Un piatto light per chi è alla ricerca di ricette gustose ma povere di grassi!

Dosi per 4 persone

Per la passata:

500 gr.  di ceci lessati o
200 gr. di ceci secchi
40 di olio extravergine
1 spicchio d’aglio
scalogno
rosmarino
peperoncino
300 cc di acqua
Dado per insaporire

Per guarnire : 

200 g di pomodori pachino
Basilico 
2 scalogno
Olio 
Peperoncino
Dado per insaporire 

Procedimento nel Bimby: 

Inserire  nel boccale l’olio ,l’aglio ,lo scalogno,il peperoncino e il rosmarino: 3 min.a 100° vel 4.
Aggiungere i ceci e insaporirli: 5 min. a 100°vel 1.
Aggiungere l’acqua  e il dado bimby. Cuocere a  15 min a 100° vel 2
Al termine amalgamare 20\30 sec. a vel 7
L'impasto deve essere molto morbido perché con il riposo ispessirà parecchio.
Mettere l’impasto in una ciotola e lasciarlo riposare per qualche ora.
Io lo preparo la mattina per la sera.



Sempre con il bimby stufare lo scalogno con l’olio e il dado: 10 min. a 100° vel 1
Unire i pomodorini, il basilico, il peperoncino  e insaporire: 3 min. a 100° vel 1



Per impiattare : mettere un po’ di pomodorini in una cocottina e riempirla con la passata, scaldare nel microonde capovolgere in un piatto e completare con altri pomodori .

lunedì 13 gennaio 2014

La Cucina di Stagione: Torta alle rose mediterranea "Montersino"


Come promesso continuerò a condividere ricette anche da altri blog, però non scelti a caso qua e la ma blog di amiche virtuali e reali che con me condividono la passione per la cucina.
Claudia ha aperto il blog, proprio come me, da pochi mesi ha scelto di pubblicare  le sue ricette seguendo la stagionalità dei prodotti da qui il nome del blog "La cucina di Stagione" .
Anche lei usa il Bimby, come aiutante in cucina , quindi molte delle sue ricette sono facilmente adattabili. 
Se volte stupire i vostri ospiti con una cena veramente speciale passate da lei , le sue proposte sono da vero chef con abbinamenti davvero particolari...alcune sono sue idee altre sono ricette prese in prestito da grandi cuochi ...insomma per dirla in breve : ricette a cinque stelle! 
Percio' ho scelto di condividere proprio il suo ultimo post dove ha trascritto la ricetta di uno dei maestri pasticceri che io preferisco : Luca Montersino. 
Una Torta di rose mediterranea , versione salata della più nota torta dolce, tratta dall'ultimo libro di Luca che si intitola " Le mie torte salate"
Per la ricetta passate dal suo blog e buona settimana a tutte voi !

La Cucina di Stagione: Torta alle rose mediterranea "Montersino": Di regali a Natale se ne ricevono tanti. Ogni anno, proprio in questo periodo, oltre a disfare l'albero e a richiudere nelle scatole ad...

sabato 11 gennaio 2014

TRIS DI RISO , PESCE E VERDURE



Era da parecchio che lo volevo provare é visto che in questi giorni mi é preso lo schiribizzo di testare un po' di ricette prese dal libro base mi sono procurata gli ingredienti et voilà !
Un piatto molto delicato, leggero o meglio light, come si usa dire oggi, ma molto gustoso.
Ho apportato delle piccole modifiche nelle quantità ...non so voi ma in casa mia le dosi indicate non bastavano nemmeno per  due quindi ho aumentato quasi tutto. Poi ho preferito usare tutto l'olio nel soffritto perché l'idea di metterlo a crudo dopo non mi piaceva, tanto l'olio soffritto nel Bimby é fantastico e non superando i 100 gradi in cottura resta praticamente perfetto.
Al posto del sale ho usato il dado vegetale e alla fine ho aggiunto un po' di brodo di cottura per inumidire il riso. Che riso ho usato ? Un riso aromatico Gange semi integrale , con un chicco dalla forma allungata molto simile al più noto basmati. 
Appartiene alla categoria dei risi aromatici ed é originario delle regioni indiane del Punjab e del Kashmir. Ha trovato caratteristiche favorevoli al suo sviluppo anche nel territorio della Pianura Padana. I  chicchi affusolati durante la cottura, emanano un particolare profumo che ricorda i pop corn.
Una volta cotto il riso si presenta consistente e non colloso, con grani distaccati. 
È adatto alla preparazione di insalate di riso, cotto al vapore, pilaf e come contorno, questo é il motivo per cui l'ho preferito al riso comune. 
A piacere poi in tavola i miei hanno aggiunto del peperoncino. Un suggerimento che vi do é che se avete in casa delle carote o dei peperoni rossi e gialli potreste preparare una sorta di dadolata di verdure , non troppo abbondante, da aggiungere in cottura insieme a riso e piselli giusto per dare poi più colore al piatto.
Non aspettatevi sapori intensi ed aggressivi, é un piatto delicato ma molto molto gustoso! 
Buon appetito 

Ingredienti per 4 persone

2 spicchi di aglio
1 mazzolino di prezzemolo ( 1 cucchiaio da tavola abbondante di prezzemolo!) 
60 g di olio e.v.
5 (10) pomodorini
700 g di acqua
sale qb
320 (420) g di riso semi-integrale
150 (200) g di piselli surgelati
4 filetti di trota salmonata (salmone) circa 400 g oliati e salati
150 (300) g di gamberetti sgusciati

Per guarnire

prezzemolo in ciuffetti
limone a fettine

Procedimento con il Bimby :



Tritare aglio e prezzemolo 5 sec. vel. 7.Unire 30 (60) g di olio insaporire 3 min. 100° vel. 1
Mettere da parte in una risottiera con i pomodorini tagliati a metà
Senza lavare il  boccale versare l'acqua e il sale; posizionare il cestello e mettere il riso e i piselli. 
Posizionare sul  boccale il Varoma con le trote salmonate leggermente oliate e salate cuocere 15 
min. temp. Varoma vel. 2
Aggiungere alle trote i gamberetti sgusciati e continuare la cottura 10 min. temp. Varoma vel. 2
Versare il riso con i piselli nella risottiera mescolare bene per amalgamare: disporre i filetti 
di trota e i gamberetti al centro, guarnire con i ciuffi di prezzemolo e fettine di limone. 
Condire con l'olio rimasto. ( Io invece avendolo utilizzato tutto nel soffritto ho aggiunto un po' di acqua di cottura)

Procedimento classico:

Tritare il prezzemolo e l'aglio , farli scaldare in una padella con dell'olio poi mettere in una pirofila.
Portare a bollore dell'acqua con del sale per cuocere il riso . 
Nel frattempo preparare il pesce condito con olio e sale e disporlo in una vaporiera per la cottura. 
Cuocere il riso per il tempo indicato sulla confezione e negli ultimi 5 minuti aggiungere  anche i piselli.
Scolare e disporre nella pirofila , al centro disporre il pesce.

(Ricetta liberamente tratta dal libro 'Io e il mio Bimby')



giovedì 9 gennaio 2014

COME PULIRE IL BIMBY ...e mantenerlo efficiente.


Alzi la mano chi di voi non desidera avere il Bimby sempre lucido e splendente con un boccale scintillante? Credo un po' tutte in qualche modo ci lamentiamo o ci siamo lamentate di macchie fastidiose e boccale non propriamente lucido. 
Potrei a questo punto riportarvi tutti i suggerimenti che ho trovato nel forum ufficiale Bimby ma sinceramente non condivido tutto questo accanimento e sopratutto non voglio utilizzare troppi prodotti come detersivi e brilla acciaio visto che poi all'interno del boccale devo cucinare.
Un trucco solo uno ...e che funziona sempre ! Fate un bel sugo al pomodoro e vedrete tornare il vostro Bimby agli antichi splendori ...semplice no ? Solo con un semplice sugo ....

Per staccare l'impasto della pizza o della focaccia , o altri impasti appiccicosi dalle lame basta azionare  il Bimby per qualche secondo alla massima velocità, in questo modo l'impasto si stacca facilmente,e si attacca alle pareti del boccale dove é poi più facile raccoglierlo con una spatola e non sprecarne nemmeno un po' .



Una delle possibilità che avete per pulire semplicemente il vostro Bimby é l'autolavaggio...cos'é? alcune si chiederanno...il Bimby si lava da solo? In pratica si...dopo ogni utilizzo basta coprire con l'acqua le lame e azionare la vel 7/8 per 1 minuto, svuotare il boccale e risciacquare dopo di che potete partire per la preparazione successiva. 
Questo sistema é molto pratico se si hanno più preparazioni da fare e non volete continuamente lavare il Bimby prima di ogni utilizzo.
Se invece lo dovete riporre potete fare sempre l'autolavaggio ma questa volta con 1 o 2 gocce di detersivo, mi raccomando non di più altrimenti vi ritrovate con schiuma ovunque. Se fosse particolarmente sporco potete portare l'acqua in temperatura a 60 gradi prima dell'autolavaggio in questo modo lo sgrasserete per bene. 
Risciacquare abbondantemente e smontare il tutto per lasciare asciugare bene.
Non usate ASSOLUTAMENTE acqua calda dopo il pesce e le preparazioni con odori molto forti, ma aggiungete semplicemente il succo di 1/2 limone. L'acqua calda " fissa" gli odori é per questo che in questi casi é da evitare per l'autolavaggio.
Certi alimenti hanno un aroma molto forte, che persiste nonostante un accurato lavaggio, il che non significa che il bimby sia sporco o che non si possa usare per preparazioni più delicate. Io ho l'abitudine di non  ricomporlo completamente appena pulito, ma di lasciarlo per un po' senza coperchio in modo che si 'liberi' dagli odori più facilmente.
Alcune dimostratrici consigliano di procurarsi una seconda guarnizione, dato il costo irrisorio, utilizzandone una per il dolce e una per il salato.
Io trovo che basti semplicemente organizzarsi un po' per evitare l'inconveniente  'odore'...se devo fare una torta e il ragù , magari prima preparo la torta e poi il ragù , poi lo lavo per bene con l'autolavaggio a freddo e metto tutto in lavastoviglie, all'utilizzo successivo non ci sarà più nessun odore fastidioso, nemmeno sulla guarnizione.

A proposito di lavaggio in lavastoviglie, sul manuale di utilizzo c'é scritto 
" importante: tutti i componenti sono lavabili in lavastoviglie. mettere le parti in plastica, in particolare il coperchio del boccale, nel cestello superiore al fine di evitare la possibile deformazione a causa dell' esposizione a temperature troppo elevate"  
Quindi  l'azienda dice che il Bimby Tm31 può essere totalmente lavato in lavastoviglie! Ci sono però alcuni problemi : la plastica a lungo andare tende ad opacizzare e i contatti potrebbero risentirne ( dipende dal tipo di detersivo che si usa! Se è molto aggressivo ). 
Il gruppo coltelli del Tm31 non viene danneggiato da lavaggio in lavastoviglie mentre quelli del  il Tm 21  NON VANNO ASSOLUTAMENTE N LAVASTOVIGLIE! 
Diciamo che come sempre il buon senso deve avere il sopravvento . L'autolavaggio è molto utile perché permette di pulirlo velocemente poi magari ogni tanto si può mettere anche in lavastoviglie!
Per la manutenzione del gruppo coltelli non é il lavaggio in lavastoviglie il peggior nemico ma il fatto che non venga asciugato bene e perché spesso tritando il formaggio, il pane e altre cose molto dure non si seguono le indicazioni del libro base che  dice di aggiungere i pezzi con lame in movimento ma si parte da boccale già pieno.
Se si usa tutti i giorni e a volte più volte al giorno é ovvio che l'usura sulle guarnizioni é maggiore rispetto a chi ne fa un utilizzo saltuario. 
Comunque bastano questi pochi accorgimenti per avere il vostro Bimby perfettamente funzionante. 
A proposito per avere le lame sempre ben affilate basta semplicemente tritare del ghiaccio! Non affidatevi a chi vi dice di molare le lame le rovinereste ! 
L'acciaio viene rigato solo dall'acciaio per cui non utilizzate pagliette abrasive in questo materiale, ed evitate l'uso di coltelli all'interno del boccale. Basta una semplice spazzola da cucina per aiutarci a raggiungere i punti più difficili...

Qui trovate alcuni consigli per una pulizia più approfondita : 

http://www.ricettario-bimby.it/bimby/trucchi-e-consigli/11261/♣-come-pulisco-io-il-bimby♥.html


A proposito di bilancia ...leggo spesso di signore preoccupate perché il Bimby non pesa più correttamente, essendo una bilancia elettronica potrebbe anche stararsi ma prima di portarlo in assistenza verificate alcune cose:
mentre si pesa non ci deve essere nulla di appoggiato ai lati, ad esempio il pacco della farina o della pasta devo essere distanti dal Bimby ...se si appoggiano il peso non sarà corretto
Il cavo della corrente deve essere TOTALMENTE ESTRATTO dall'incavo in cui solitamente é contenuto, anche questo sfalsa il peso degli ingredienti
I piedini devono essere sempre ben puliti ed appoggiati su un piano stabile e per quanto possibile liscio. Se é sbilanciato il vostro Bimby non peserà correttamente 
4)   A questo punto fate la prova ' chilo' : pesate una confezione intera di farina o zucchero se     
peserà dai 990 ai 1010 significa che la bilancia funziona perfettamente.

Solo se dopo aver fatto tutto ciò vi accorgete che il peso del 'chilo' non é perfetto allora portatelo in assistenza.

E voi come lo pulite il vostro Bimby? 













lunedì 6 gennaio 2014

COTTURA A CAMPANA


In questi giorni nel gruppo non si fa altro che parlare di dieta , di ricette light...e si dopo le feste e gli eccessi alimentari che le accompagnano si sente la necessità di "alleggerire" i piatti che portiamo sulle nostre tavole. E anche in questo il nostro Bimby ci viene in aiuto, dandoci la possibilità di preparare pietanze gustose ma meno cariche di grassi rispetto alle preparazioni classiche.
Oltre alle sue funzioni più conosciute il Bimby ha una potenzialità che non sempre viene sfruttata , la COTTURA A CAMPANA. Con questo sistema é possibile cuocere  più pietanze  allo stesso tempo utilizzando  la campana del varoma, e di conseguenza la cottura a vapore.
Le pietanze vengono cotte contemporaneamente su più piani : una preparazione che necessità della cottura varoma da mettere nel boccale, una seconda preparazione nella campana del varoma e una terza nel vassoio sempre del varoma. 
Solitamente in 30 min si ha il pranzo o la cena pronta!
Io ho scelto di cuocere nel boccale un primo piatto come una vellutata, che richiede 30 min di cottura, poi delle semplici verdure nella campana ( contorno) e nel piatto del varoma la pietanza: una frittata. 
Questa é solo un'idea semplice , gustosa e molto leggera per iniziare una dieta e alleggerirsi dagli eccessi dei oranzi natalizi. Nulla vieta di modificare le pietanze, magari sostituendo la frittata con della carne o del pesce, delle polpette.
Le pietanze così ottenute sono saporite ma molto leggere e con pochissimi grassi. Il sapore viene dato dal tipo di cottura e dagli ingredienti , che devono essere di prima qualità !
La cottura a campana consente di preparare anche piatti più complessi come la paella.

Nel boccale:

Vellutata di zucca

600 g di zucca, cipolla e carote ( mixare a piacere le verdure....potete anche fare carote e patate, oppure sedano e patate, oppure piselli, cavolfiore ecc. Utilizzate cipolla o scalogno o porro)
600 g di acqua
1 cucchiaio da te di dado vegetale.

Nel Bimby: 

Inserire tutti gli ingredienti a pezzi e coprire con acqua e dado.

Nella campana del varoma:

Piselli o altre verdure a piacere

Per i piselli il tempo di cottura é 15 min , quindi vanno inseriti a metà cottura...mentre asparagi, carote e patate a listarelle, finocchi necessitano di 30 min .
Regolatevi dunque in base alle verdure scelte

Nel piatto del Varoma:

Frittata di zucchine e fiori di zucca.

300 g di zucchine
20 g di olio
1 spicchio d'aglio in camicia
5 foglie di basilico
10 fiori di zucca
1 cucchiaino da te di dado vegetale

3 uova
50 g di latte
100 g di parmigiano reggiano 

Nel Bimby:

Tagliare a rondelle sottili le zucchine , mettere nel boccale olio, aglio e basilico a listarelle, le zucchine,fiori sempre a listarelle e il dado vegetale.
Cuocere per 10 min a 100 ° C vel 2 antiorario.
In una ciotola sbattere 3 uova con un po' di latte e il formaggio. 
Aggiungere le verdure cotte, dopo aver tolto l'aglio in camicia , mescolare e mettere nel piatto del varoma dove avrete precedentemente steso un foglio di carta forno bagnato e strizzato.

Cuocere il tutto a Varoma per 30 min a vel 2.
Al termine frullare la vellutata per 1 min a vel 10 .
Impiattare e servire con crostini di pane o semplicemente con un filo d'olio.

Per i crostini di pane potete tagliare del pane ,anche secco a dadini .
Metterlo in una teglia con un filo d'oliva, sale e peperoncino.
Infornare alla massima temperatura fino a doratura ( circa 7/8 min)

sabato 4 gennaio 2014

RISOTTO AL RADICCHIO ROSSO

Le vacanze sono quasi finite ed è ora di riprendere con le pubblicazioni regolari per cui, manterro' sempre un post a settimana di condivisione da altri blog ma per il resto tutto come prima ...per ripartire una ricetta che io amo molto il risotto al radicchio rosso.

Ingredienti:

(per 6 persone) 

500 g di riso,
300 g di foglie di radicchio rosso di Treviso ( o dolce di Chioggia se non amate il gusto amarognolo tipico del Trevisano)
2 scalogni (o spicchio d’aglio),
30 g di olio extravergine di oliva,(burro)
150 g di vino rosso,
1000 g di acqua calda + un misurino
2 cucchiai di dado Bimby,
1 noce di burro, sale q.b.,
parmigiano a piacere.


Preparazione:
Preparare il soffritto con lo scalogno o l’aglio (in questo caso uso l’antiorario e poi lo tolgo) 3 min. 100° vel 4. Inserire nel boccale radicchio tagliato a listarelle e 200 gr.di acqua: 4 min.100°C vel.2. Aggiungere il riso, l'acqua CALDA rimasta e il dado: 14 min.100°C vel.1 ANTIORARIO
A metà cottura unire vino e alla fine aggiustare di sale.

(Per il TM21 - il vecchio modello del Bimby-ricordarsi di inserire la farfalla prima del riso)

Terminata la cottura e versare il tutto in una pirofila:aggiungere il burro, abbondante parmigiano e servire guarnendo con ciuffetti di radicchio. 
Una variante golosa é quella con la salsiccia che potete aggiungere sin dall'inizio insieme alle foglie di radicchio . Io amo in particolare l'abbinamento con la lucanica o salsiccia lunga.

CONSIGLI: il tempo di cottura del riso é sempre quello indicato sulla confezione ...meno i tre minuti della tostatura, quindi se sulla confezione sono indicati 15 min si deve cuocere per 12 min non di più, il brodo deve essere caldo e la quantità di brodo aggiunto é il doppio del riso più 100 g ( un misurìno in pratica) 300 di riso sono 600+ 100 di brodo, io cuocio rigorosamente con antiorario e misurìno chiuso , al limite se mi sembra troppo morbido lo tolgo solo gli ultimi 5 min. Provate con un risotto classico e poi non smetterete più di farlo nel vostro Bimby!

CURIOSITA'
La nascita del celebre radicchio rosso trevisano risale alla metà del Cinquecento quando fu introdotta un’operazione fondamentale per la sua produzione, denominata forzatura-imbianchimento.Si realizza ponendo i cespi in ambiente privo di luce in condizioni di formare nuove foglie. Queste nascono così prive o quasi di pigmenti clorofilliani e mettono in evidenza la variegatura sullo sfondo della lamina fogliare, perdono la consistenza fibrosa, assumono croccantezza e un sapore gradevolmente amarognolo.
Io ho usato il radicchio rosso precoce...perchè quello avevo in casa ma la ricetta prevede quello tardivo per vedere la differenza andate a questo link...