giovedì 25 dicembre 2014

BUON NATALE


Buon Natale a tutti voi , che possiate trascorrerlo in serenità con i vostri cari !
Il Natale di solito è una festa rumorosa: ci farebbe bene un po di silenzio x ascoltare la voce dell Amore.
Natale sei tu, quando decidi di nascere di nuovo ogni giorno e lasciare entrare Dio nella tua anima.
L albero di natale sei tu quando resisti vigoroso ai venti e alle difficoltà della vita.
Gli addobbi di natale sei tu quando le tue virtù sono i colori che adornano la tua vita. 
La campana di natale sei tu quando chiami, congreghi e cerchi di unire.
Sei anche luce di natale quando illumini con la tua vita il cammino degli altri con la bontà la pazienza l allegria e la generosità. 
Gli angeli di natale sei tu quando canti al mondo un messaggio di pace di giustizia e di amore.
La stella di natale sei tu quando conduci qualcuno all incontro con il Signore. 
Sei anche i re magi quando dai il meglio che hai senza tenere conto a chi lo dai.
La musica di natale sei tu quando conquisti l armonia dentro di te.
Il regalo di natale sei tu quando sei un vero amico e fratello di tutti gli esseri umani.
Gli auguri di Natale sei tu quando perdoni e ristabilisci la pace anche quando soffri.
Il cenone di Natale sei tu quando sazi di pane e di speranza il povero che ti sta di fianco. 
Tu sei la notte di Natale quando umile e cosciente ricevi nel silenzio della notte il Salvatore del mondo senza rumori ne grandi celebrazioni; tu sei sorriso di confidenza e tenerezza nella pace interiore di un natale perenne che stabilisce il regno dentro di te.
Un buon natale a tutti coloro che assomigliano al natale 🌲
(Papa Francesco )

mercoledì 17 dicembre 2014

DOLCI REGALI: PERCHÉ NON C'È DUE SENZA TRE




I "DOLCI REGALI" ... si i dolci "dei re" , i dolci che allietavano le tavole imbandite dei re ... i dolci senza i quali non è possibile vivere, ecco il titolo del terzo libro dell'MTC!
Alessandra De Gennaro , riesce nuovamente a stupire tutti noi con un nuovo fantastico libro.
Lei e le altre matte dell'MTC sono nuovamente protagoniste di un libro di cucina molto particolare.
Curato nei dettagli, perfetto in tutte le sue sfaccettature...
Il primo di questi libri è stato L'ORA DEL PÂTÉ: presente al salone del libro di Torino (si quel salone del libro!!!!) come caso editoriale dell'anno 2013.
La prima tiratura (1700 copie, contro le 500-600 copie che di solito si stampano per i libri di cucina) è stata "bruciata" in soli 5 giorni .
Poi è uscito INSALATA DA TIFFANY: giovedì 17 luglio 2014 ...tutta la comunity dell'MTC si è mobilitata per accompagnare con il suo  tam tam mediatico l'uscita di questa meraviglia., Eravamo a ridosso delle ferie estive ma anche le 1700 copie di questo libro sono state esaurite in pochissimo tempo.
La presentazione ufficiale è avvenuta nella villa storica di Bordighiera "Villa Regina Margherita"  il 5 settembre, in concomitanza del primo raduno MTC

E siccome non c'è due senza tre, il 16 dicembre 2014 è uscito DOLCI REGALI, il terzo libro della Collana dell'MTChallenge, edito da Sagep,
Anche questa volta il tam tam mediatico si è fatto valere...le pazze scatenate dell'MTC quando c'è da far "rumore2 ci sono sempre ....io questa volta ho saltato  per cause di forza maggiore ...ma spero di rimediare con questo mio post.
Gli hashtag  #dolciregali #regalisinasce #celhoquilabrioche hanno invaso i social network più conosciuti !


Credito fotografico Saparunda

Partendo dalla sfida sul Babà si spazia verso tutti quei lievitati dolci che hanno accompagnato la nascita della pasticceria come arte autonoma e che trovano nelle corti europee del XVII e del XVIII secolo la loro espressione più sontuosa, più mirabolante, più ostentata.








Via allora a tutti gli impasti lievitati dolci, a forma di corona (Parisienne, Kugelhupf, Savarin, Babà, Kringel, etc.) per passare poi a quelli "poveri" più modesti ma che non hanno comunque nulla da invidiare qa quelli serviti a palazzo: i Maritozzi, le Ensaimada,le Graffe, i Krapfen, la Torta delle rose, passando per ricette storiche ed inedite... insomma un viaggio intorno al mondo e alla storia in 131 ricette, 42 di lievitati, 70 di creme, bagne, gelati e salse e 19 di liquori e sciroppi.
Si ... perchè a completare il libro vi è una sezione dedicata a sciroppi e bagne, quella delle creme , una raccolta di sciroppi e liquori, conserve e acque profumate, che ogni cuoca reale deve avere sottomano, dove il contributo della community è stato fondamentale e massiccio come non mai,
Non mancano inoltre le ricette dedicate a coloro che devono mangiare in modo alternativo ....ed ecco quindi alcune ricette per i celiaci e gli intolleranti in genere....







Carta d'identità:

Titolo: DOLCI REGALI
Casa editrice: SAGEP Editori- Genova
Collana: “I libri dell'MTC”
Fotografie: Paolo Picciotto
Illustrazioni: Mai Esteve
Editor: Fabrizio Fazzari
Impaginazione: Barbara Ottonello
Prezzo di copertina: 18,00 euro


in vendita sul sito della Sagep e in tutte le librerie e su Amazon, IBS etc...


E non è tutto:

Acquistando una copia di Dolci Regali, contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi di Piazza dei Mestieri, un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l'atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta - dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della realtà, derivato proprio dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto.

Allora cosa aspettate? Entrate nella prima libreria che incrociate sul vostro cammino e acquistatelo!
Non ve ne pentirete .... e adesso ....









lunedì 8 dicembre 2014

RISOTTO ALLA CREMA DI CAROTE CON SUCCO D’ARANCIA E POLIPETTI ARROSTITI



Ed eccomi qui con un primo piatto per la Vigilia di Natale davvero speciale .
Diciamo che questa ricetta potete considerarla un po' come il mio "regalo di Natale" visto che a casa mia ha riscosso 4/4 voti positivi!
Come già ho scritto altre volte ho avuto l'opportunità di seguire parecchi corsi , alcuni presso La scuola di Cucina intelligente di Magazzino Alimentare.
Corsi tutti davvero interessanti, che mi hanno avvicinato ancora di più al mondo della cucina, tenuti da professionisti qualificati, chef di alta cucina.
Tra questi lo chef Giuseppe Maffioli, del Ristorante Carlo Magno a Collebeato ( Bs) e anche docente di riferimento per la cucina in Cast Alimenti.
Ho avuto la fortuna, in diverse occasioni, di assaggiare i suoi piatti e mi hanno sempre saputo stupire ed affascinare sia per la maestria con cui vengono proposti sia per il gusto sempre ben distinto dei vari ingredienti che li compongono oltre che alla particolare l'attenzione che dedica alla digeribilità del piatto stesso sfruttando spesso le nuove tecnologie della vaso cottura, del sottovuoto, della cottura a bassa temperatura..
Ma veniamo al dunque ... nei vari corsi seguiti ho assaggiato dei polipetti affogati davvero fantastici. Lo chef li proponeva in una salsa rossa accompagnati da polenta bianca. I polipetti , prima di essere aggiunti alla salsa sono stati cotti a 75°C , in questo modo hanno mantenuto una morbidezza davvero particolare.
Ecco quella  "morbidezza" mi si è "fissata in testa"...e quando mi metto in testa una cosa ...non importa come ...non importa quando ma state certi che la farò!
Volevo provare la tecnica delle cotture a bassa temperatura sfruttando proprio il controllo della temperatura del bimby.
Da qui è partita l' idea di questo risotto , che sempre seguendo gli insegnamenti dello chef ho composto.

Alcuni consigli:
Per il procedimento Bimbyi è meglio procedere in questo ordine:
Polipetti
Crema di carote
Polipetti arrostiti
Risotto
Le prime due le potete anticipare anche di qualche ora e riscaldare semplicemente al momento dell'utilizzo, in questo modo vi sarà più semplice preparare il tutto.
Mentre il risotto e i polipetti arrostiti vanno cucinati al momento.

Quasi quasi mi dimenticavo ... con questa ricetta partecipo alla sfida del #bimbydreamteam per le Ricette di Natale e al contest della mai amica Nicol e di Monica  #orangeisthenewblack   ... a calce trovate tutti i link del caso !


RISOTTO ALLA CREMA DI CAROTE CON SUCCO D’ARANCIA E POLIPETTI ARROSTITI

Ingredienti per 4 porzioni:

Per i polipetti cotti a 75°C:

500 g di moscardini
2 g di aglio (1 spicchio)
20 g di cipolla dorata
2 g di timo (ho usato quello fresco , 3 rametti piccoli)
50 g di olio extra vergine di oliva
10 g di gambi di prezzemolo (ne ho messi 7)
Pepe e sale q.b

Per la crema :

300 g di carota tagliata a piccoli tocchetti
20 g di cipolla dorata
50 g di zucca o patata per addensare
150 g di acqua
1 cucchiaino di dado vegetale

Per il risotto:

3 cc Olio extra vergine  d’oliva
1\2 cipolla
400 g di riso Carnaroli semi integrale biologico
0,2 cc vino bianco a temperatura ambiente
900 g  fondo vegetale o
900 g di acqua bollente
1 cucchiaino di dado vegetale bimby
2 cc  Olio extra vergine  per mantecare
Il succo di un’arancia dolce


Per i polipetti arrostiti:

40 g di burro chiarificato
Polipetti cotti a 75 °C


Per la decorazione :

1 arancia dolce, pelata a vivo (togliere bene tutta la parte vianca !)
Scorza di arancia,solo la parte arancione  tagliata a julienne


Procedimento con il Bimby:

Per i polipetti cotti a 75° C gradi :

Lavare i polipetti sotto acqua corrente e lasciarli 2 minuti immersi in acqua minerale frizzante. In questo modo verranno sanificati.
Asciugarli con della carta assorbente e metterli in un contenitore di vetro. Aggiungete la cipolla a julienne, il timo, lo spicchio d’aglio, i gambi di prezzemolo , salare ,pepare  e cospargere con l’olio. Lasciare riposare per una decina di minuti dopo di che l’ideale sarebbe mettere sotto vuoto . Non avendo la macchina apposita ho semplicemente sigillato il tutto con un sacchetto per alimenti adatto alla cottura (tipo carta fata, sacchetti per cottura in forno per intenderci ) cercando di eliminare più aria possibile.
Nel boccale posizionare il sacchetto sulle lame prestando attenzione che non le vada a coprire, se non vi sembra posizionato correttamente usate della carta forno per proteggere ulteriormente il sacchetto.
Inserire tanta acqua sufficiente per coprire il sacchetto dei polipetti e cuocere 70 °C vel mescolo per 50 minuti. Per portare la temperatura a 75 gradi dopo 10 minuti di cottura fare 5 minuti a 80 °C. Tornare a 70°C fino agli ultimi 10 minuti che farete a 80 °C .
NB: L'alternativa è di cuocerli tutti a 70°C ma in questo caso dovete allungare la cottura ad almeno 60 minuti.
Il procedimento è laborioso ma il risultato è fantastico, non ho mai mangiato dei polipetti così morbidi. Vi potete avvantaggiare preparandoli anche qualche ora prima e consevandoli così, nel loro liquido , in frigorifero fino al momento di arrostirli.

Per la crema:

Nel boccale inserire tutti gli ingredienti e cuocere: 100 ° C vel 2 per 15 minuti. Omogeneizzare a turbo e tenere da parte, al caldo.

Per il risotto :

Inserire l’olio nel boccale e la mezza cipolla : 5 min. 100° C vel. soft (mescolo)antiorario, togliere la cipolla.
Aggiungere il riso e tostare almeno : 5 min.100°C vel.soft ( mescolo) ANTIORARIO.
A 1 min sfumare con il vino bianco, a temperatura ambiente  aggiungendolo dal foro del coperchio, togliere il misurìno.
Coprire con il fondo vegetale  BOLLENTE,:12 min.100°C vel.1 ANTIORARIO . 
Controllare la cottura , se necessario aggiustare di sale e aggiungere la crema di carote.
Portare a cottura per altre 3 minuti circa.
Il riso semi integrale  necessita di una cottura più lunga rispetto al riso raffinato, questi tempi sono indicativi perché legati al tipo di riso utilizzato quindi ricordatevi di adeguare i tempi di cottura a quelli indicati sulla vostra confezione .
(Per il TM21 - il vecchio modello del Bimby- ricordarsi di inserire la farfalla prima del riso)

Per i polipetti arrostiti:

Scolare i polipetti dal loro brodo e togliere tutti gli aromi.
In una padella anti aderente mettere il burro chiarificato , una volta pronto aggiungere i polipetti e a fiamma vivace arrostirli finchè faranno una bella crosticina.

A conclusione:

Tagliare a cubetti di circa 1 cm l’arancia pelata a vivo.
Preparare la scorza a julienne rimuovendo prima con un coltello ben affilato tutta la parte bianca.
Preparare una pirofila, quando il riso  é cotto travasare immediatamente nella pirofila e aggiungere un po’ di olio di oliva, mescolare velocemente per mantecare.
Aggiungere il succo di un’arancia dolce.
Disporre il riso al centro di un piatto fondo , guarnire con  i polipetti arrostiti, qualche cubetto di arancia e i  filetti di scorza di arancia tagliati a julienne. Servire ancora caldo

Procedimento tradizionale:

Per i polipetti:

Lavare i polipetti sotto acqua corrente e lasciarli 2 minuti immersi in acqua minerale frizzante. In questo modo verranno sanificati.
Asciugarli con della carta assorbente e metterli in un contenitore di vetro. Aggiungete la cipolla a julienne, il timo, lo spicchio d’aglio, i gambi di prezzemolo , salare ,pepare  e cospargere con l’olio. Lasciare riposare per una decina di minuti dopo di che l’ideale sarebbe mettere sotto vuoto . Non avendo la macchina apposita ho semplicemente sigillato il tutto con un sacchetto per alimenti adatto alla cottura (tipo carta fata, saccoccio per intenderci ) cercando di eliminare più aria possibile.
Cuocere in un tegame coperti di acqua cercando di mantenere la temperatura costante di 75°C fuoco molto basso e ogni tanto un cubetto di ghiaccio per abbassare la temperatura. Una buona alternativa potrebbe essere la cottura a bagnomaria.
Utilizzare un termometro alimentare per controllare la temperatura, se ne trova uno molto economico anche da ikea.

Per la crema:

In una casseruola  rosolare la cipolla con l’olio extra vergine  d’oliva. Versare la carota e la patata (o in alternativa  la zucca) tagliata in piccoli pezzi , coprire con il brodo vegetale e aggiustare con poco sale e pepe. Cuocere a fuoco le lento per un’ora circa. Passare tutto al thermomix, verificare la consistenza e il sapore.

 Per il risotto:

Mettere l’olio in una casseruola di alluminio di cinque millimetri , mettere mezza cipolla e lasciare rosolare , toglierla.
Aggiungere il farro , lasciare tostare e bagnare con il vino bianco, lasciare evaporare completamente.
Versare poco alla volta il brodo vegetale e portare a cottura, serviranno circa trenta minuti.
A cottura ultimata , aggiungere la crema di carote , togliere dal fuoco e mantecare con olio.Porre una dose al centro del piatto , guarnire con i polipetti arrostiti.

Per i polipetti arrostiti:

Scolare i polipetti dal loro brodo e togliere tutti gli aromi.
In una padella anti aderente mettere il burro chiarificato , una volta pronto aggiungere i polipetti e a fiamma vivace arrostirli finchè faranno una bella crosticina.

A conclusione:

Tagliare a cubetti di circa 1 cm l’arancia pelata a vivo.
Preparare la scorza a julienne rimuovendo prima con un coltello ben affilato tutta la parte bianca.
Preparare una pirofila, quando il riso  é cotto travasare immediatamente nella pirofila e aggiungere un po’ di olio di oliva, mescolare velocemente per mantecare.
Aggiungere il succo di un’arancia dolce.
Disporre il riso al centro di un piatto fondo , guarnire con  i polipetti arrostiti, qualche cubetto di arancia e i  filetti di scorza di arancia tagliati a julienne. Servire ancora caldo

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Con questa ricetta partecipo al contest #orangeisthenewblack  di Nicol e Monica






Questa ricetta è stata pensata per la sfida del #bimbydreamteam a tema RICETTE PER NATALE




Il set fotografico della prima foto è stato allestito con un runner del negozio  "Il canterano" di Grosseto , e fa parte della collezione dei tessuti classici delle Telerie Busatti.

giovedì 4 dicembre 2014

RISOTTO LARDO E CRESCENZA AL MIELE






In questo periodo sono un po' impegnata ed il tempo per il blog é davvero poco. Considerando l’avvicinarsi del Natale sarete tutte alla ricerca di ricette per arricchire li vostri pranzi di famiglia.
Questo risotto è davvero particolare e sono certa che stupirà i vostri ospiti. La ricetta mi è stata data da un’amica  io però l’ho leggermente modificata  e adeguata al mio nuovo modo di fare il risotto nel bimby.

Ingredienti:

30 g di parmigiano a pezzi,
1 porro,
70 g di lardo a listarelle sottili,
2 cucchiaini di timo,
400 g di riso Carnaroli (cottura 18 min.),
50 g di vino bianco secco,
900 g di brodo di carne (o acqua e dado di carne bimby) bollente,
150 g di crescenza morbida,
1 cucchiaino di miele di acacia a piacere.
30 g di olio e.v. d’oliva,

 Procedimento con il bimby:

Grattugiare il parmigiano: 10 sec. Vel.8 e tenere da parte.

Inserire nel boccale il porro, tritare 5 sec. Vel. 7 e riunire sul fondo con la spatola.

Aggiungere 50 g di acqua e stufare : 5 min. 100° C vel.2

Aggiungere olio, lardo e timo: 3 min. 100° C vel.2. Mettere da parte.

Inserire nel boccale olio e riso e tostare : 3 min. 100° C, Antiorario, vel. 1

Controllare che il riso sia ben caldo e trasparente!

Dopodichè sfumare con il vino bianco: 1 min. 100° C, Antiorario, vel. 1

Aggiungere il brodo bollente : 10 min., 100° c, Antiorario, vel.1 , a metà cottura aggiungere gli altri ingredienti


Controllare la cottura e se necessario proseguire ancora un paio di minuti.

Aggiungere la crescenza a pezzetti piccoli e mantecare.

A cottura ultimata, versare il riso in una risottiera ultimare aggiungere  il parmigiano.

A piacere unire un filo di miele.

NB:la quantità di miele è inferiore a quella che vedete in fotografia...l'abbondanza è giustificata da esigenze fotografiche !


Alcuni consigli:

Le regole da seguire per un risotto con il bimby sono molto semplici e simili a quelle che normalmente seguiamo nella preparazione classica.
1) Il tempo di cottura del riso é sempre quello indicato sulla confezione ...meno i tre minuti della tostatura, quindi se sulla confezione sono indicati 15 min si deve cuocere per 12 min non di più.
2)  Il brodo deve essere bollente 
3) La quantità di brodo aggiunto é il doppio del riso più 100 g ( un misurìno in pratica) 300 di riso sono 600+ 100 di brodo. Se preferite un risotto all'onda potete aumentare anche fino a 200 g  il brodo in più .
Alcuni suggerimenti in più : io cuocio rigorosamente con antiorario e misurìno chiuso , al limite se mi sembra troppo morbido lo tolgo solo gli ultimi 5 min.

Questa ricetta è stata pensata per la sfida del #bimbydreamteam a tema RICETTE PER NATALE


domenica 30 novembre 2014

GIANDUIOTTI ... e la loro storia


Il gianduiotto fu presentato al pubblico nel carnevale del 1865 dalla maschera torinese Gianduja (e da cui prese il nome), che  lo distribuiva per le strade della città. 


La prima ditta a produrlo fu la Caffarel , l'unica ancora oggi che può utilizzare la maschera Gianduja sulla carta dei suoi cioccolatini.
Questa delizia nacque a causa di un blocco continentale voluto da Napoleone 
che ridusse  drasticamente le quantità di cacao che giungevano in Europa e fece loro raggiungere prezzi esorbitanti.  In Italia, come spesso è accaduto nella nostra storia, il bisogno aguzzò l’ingegno e un cioccolatiere piemontese,  Michele Prochet, provò a sostituire  parte del cacao con un prodotto economico e presente in grandi quantità nel suo territorio: la nocciola tonda gentile delle Langhe, una nocciola con gusto deciso e delicato al tempo stesso.
L'impasto è dunque composto da nocciole in polvere (pressate in pezzi finissimi), cacao, burro di cacao e zucchero.
Siccome l'alta quantità di nocciole nell'impasto non permetteva che il cioccolatino fosse prodotto in forme, per lungo tempo il gianduiotto veniva tagliato a mano.
Oggi esistono due metodi contrapposti per la produzione del gianduiotto: l'estrusione ed il concaggio. 
A Leinì, in provincia di Torino, ci sono ancora tre laboratori che producono l'unico vero gianduiotto torinese, tagliandolo e incartandolo a mano proprio come una volta, con la stessa ricetta.
Il gianduiotto fu il primo cioccolatino impacchettato singolarmente.
Questa ricetta é stata introdotta nel gruppo Bimby dalla Roby, un ragazza dolcissima e sempre molto disponibile che mi affianca come amministratrice nel gruppo sin dall'inizio.
Devo dire che i suoi gianduiotti sono piaciuti proprio a tutti sia nella versione al latte, che é più vicina all'originale, sia nella versione fondente un po' più "strong".
Io ho apportato solo qualche modifica nel procedimento per il temperaggio.
Gli ingredienti sono due, ma proprio per questo devono essere di ottima qualità !
Il trucco consiste nel fare una pasta di nocciole molto fine, io addirittura la passo al colino dopo averla fatta per evitare che vi restino dei fastidiosissimi granelli in bocca.
Con il Bimby andate sul sicuro, dovete solo avere un po' di pazienza ed è perciò che vi consiglio di farne  un po' più che anche se vi resta in dispensa si conserva a lungo. 
Mi raccomando se la conservate non preoccupatevi se col tempo affiorerà dell'olio é normale, anzi diciamo che é meglio perché fa da filtro e protegge la pasta impedendo che si irrancidisca. Abbiate solo l'accortezza di mescolarla per bene prima di utilizzarla.

INGREDIENTI:

300 gr di cioccolato al latte ( o fondente) 
150 gr di pasta di nocciole

Procedimento per la pasta di nocciole nel Bimby:

Inserire le nocciole nel boccale con lame in movimento vel 5\6, portare a vel.10 per 1 min. Raccogliere sul fondo l'impasto utilizzando la spatola e ripetere l'operazione per altre due o tre volte 1 min a vel. turbo lasciando riposare un po' tra una e l'altra.
Più si "trita" più l'impasto risulta fluido e liscio...un segreto sta nel scaldare le nocciole prima di tritarle, in modo da favorire il rilascio del loro olio e rendere la pasta bella fluida.
Consiglio di utilizzare almeno 350 g di nocciole in modo che potete fare anche due dosi di gianduiotti, oppure conservarla per la crema gianduia o per aromatizzare bavaresi e creme.

Procedimento nel Bimby:

Preparate la pasta di nocciole e mettetela da parte.
Mettere nel boccale il cioccolato a pezzi: 6 sec. vel  7 (io non lo faccio troppo fine sennò finisce tutto sul boccale!!)
Toglierne 100 g ( per effettuare il temperaggio o pre cristallizzazione per inseminazione ) 
Sciogliere:  7/8 minuti anche a 50°  vel. 2.
Aprire il coperchio e con la spatola togliere l'eventuale cioccolato non fuso sulle lame o sul boccale, e proseguire ancora qualche min. il cioccolato deve essere ben fluido.
Poi unire la restante parte di cioccolato con lame in movimento a vel 3.
Se avete il termometro controllate che il cioccolato sia arrivato intorno ai 29/30 gradi ( 31 per il fondente!) 
Se così non fosse , mescolate il cioccolato aiutandovi con la spatola molto velocemente in modo che arrivi alla temperatura indicata ( non avendo spatole e piani di marmo a disposizione mi sono accorta che anche con questo sistema si ottiene un risultato discreto ) 
Se invece non utilizzate il termometro passate direttamente alla fase successiva.
Dopodiché unire la pasta di nocciole e mescolare: 35 sec. vel.2.
Versate il composto negli stampini in silicone o ancor meglio in policarbonato, battete lo stampo su un piano per eliminare la bolle d'aria.
Porre in frigorifero a  solidificare, se il cioccolato si é temperato in poco tempo si solidificano altrimenti dovrete aspettare.
Togliere dagli stampi e riporre in un contenitore.
Io ho usato stampini in silicone SILIKOMART per gianduiotti, ma volendo potete colarli in stampini per cioccolatini con altre forme.

Stampi CHOCOGIANDUIA


Se si preparano qualche giorno prima potete conservarli in una scatola ben sigillata ad una temperatura massima di 18/20 gradi...così mi ha consigliato Laura un'esperta pasticcera!

Procedimento classico :

Vi rimando a questo blog dove troverete tutte le indicazioni in dettaglio

Questa ricetta è stata pensata per la sfida del #bimbydreamteam a tema RICETTE PER NATALE



venerdì 28 novembre 2014

I MUFFINS DEL COMMISSARIO per l' #MTC43


Se penso ad un testo e al suo legame indissolubile con il cibo io penso ai libri di Camilleri che hanno come protagonista il Commissario Montalbano ... Non so perché ma ogni volta che leggo uno di questi romanzi mi ritrovo letteralmente a sbavare sulle descrizioni dettagliate e poetiche dei piatti che Adelina prepara per Salvo... Mi ritrovo a desiderare di poter 'affondare' la mia forchetta in uno dei piatti che il buon Calogero   serve nel ristorante preferito dal commissario piatti tutti rigorosamente a base di pesce e spesso facenti parte della tradizione siciliana...
I suoi pasti consumati con paesaggi marini da sogno  sullo sfondo....quante volte ho avuto la sensazione di essere lì ... di assaporare uno di quei piatti , così egregiamente descritti, quante volte ho desiderato di avere come cornice quei luoghi fantastici.
Insomma a partire dal primo libro sul commissario Montalbano , Camilleri e la sua Sicilia mi sono entrati nel cuore ... Ricordo ancora la strana sensazione mentre mi accingevo a leggere le prime pagine di ' La gita a Tindari' ... Una sensazione mista di desiderio di proseguire nella lettura unita  al 'non capire un acca' di quello che stavo leggendo ...
Si perché le prime pagine sono state davvero difficili , alcuni modi di dire incomprensibili... Poi a mano a mano procedevo nella lettura mi si apriva un mondo che non ho più abbandonato .
Penso di aver letto quasi tutto di Camilleri , bellissimi anche ' La concessione del telefono ' e 'La mossa del cavallo' romanzi davvero geniali.
Quindi come testo ispiratore del mio MTC ho scelto proprio loro i romanzi di Camilleri che hanno come protagonista il commissario Montalbano. 
Scegliere quale tra i tanti é stato il passo successivo ... selezione davvero difficile  perché 'La pista di sabbia' é sicuramente tra i miei preferiti ma il cuore va sicuramente verso quello che é stato il mio primo 'commissario' ... E poi ' Il ladro di merendine' che ha portato allo scoperto il lato 'paterno' del commissario ... 
Insomma in tutti c'è un qualcosa che mi affascina che mi é entrato nel cuore...
Alla fine la mia scelta é caduta su 'L'odore della notte' uno dei libri che ho riletto per ben tre volte ...
Da qui ho tratto la ricetta dei miei 'muffin cunsati del commissario' ....
Ed ecco gli ingredienti ... E poi ditemi che non é poesia ...
"Raprì il frigorifero e non ci trovò nenti di speciali, un barattolo d’aulive, uno d’angiovi e tanticchia di tumazzo. Si rincuorò invece raprendo il forno: Concetta gli aveva priparato un piatto di patati cunsati, semplicissimo, che poteva essere nenti e poteva essere tutto a seconda della mano che dosava il condimento e faceva interagire cipolla con capperi, olive con aceto e zucchero, sale col pepe. A prima forchettata, si fece pirsuaso che Concetta era picciotta virtuosa di cucina, degna allieva della zia Adelina. Finito l’abbondante piatto di patati cunsati, si mise a mangiare pane e tumazzo non perché avesse ancora appetito, ma per pura ingordigia. Si ricordò che era sempre stato goloso e ingordo fin da picciliddro, tanto che suo patre lo chiamava «liccu cannarutu» che significava esattamente goloso e ingordo. Il ricordo lo stava trascinando a un principio di commozione al quale baldamente resistette con l’aiuto di tanticchia di whisky liscio" 

I MUFFINS DEL COMMISSARIO

Ingredienti per 12 muffins:

300 g di farina di farro bianca
180 ml latte
100 g ricotta 
60 g di olio di oliva  (o olio di girasole )
2 uova 
8 g di lievito in polvere per salati 
1 pizzico di bicarbonato 
150 g di patate lessate e schiacciate 
1 cipolla piccola 
50 g di capperi piccoli di Pantelleria sotto sale
50 g di olive verdi in salamoia denocciolate
12 olive verdi per decorare
Sale ( solo se non usate capperi sotto sale ma sottaceto) 

Preparazione: 

Preparare gli stampi disponendo i pirottini di carta negli incavi della teglia da muffins oppure ungeteli per bene .
In un tegame lessate due o tre patate con la buccia. Pelatele , una volta cotte, e schiacciatele con l'apposito attrezzo.
Pre-riscaldate il forno a 190°C modalità statica.
In una padella  padella stufate la cipolla ,tagliata a listarelle, con un po' di olio. Fate intiepidire e tenete da parte.
Fate sciogliere il burro a bagnomaria e tenete da parte.
Lavorate la dose di ricotta con una forchetta.

Procedimento:

In una ciotola grande setacciate la farina col lievito e il bicarbonato. Aggiungete i capperi e le olive tritati grossolanamente.
Mescolate bene, fate la fontana e tenete da parte. 
In una ciotola media sbattete le uova con la ricotta, aggiungete il burro fuso e la patata schiacciata. Amalgamate bene e versate il composto nella ciotola degli ingredienti secchi.
Con un cucchiaio mescolate BREVEMENTE, sempre 10-11 giri di cucchiaio solo per amalgamare gli ingredienti.

Riempite i pirottini per 2/3 o al bordo, e ponete al centro un oliva verde esercitando una leggera pressione. 
Infornate, abbassate la temperatura a 180°C e cuocete per circa 20-25 minuti. Controllate sempre la cottura con uno stecchino.

Lasciateli riposare 5 minuti poi toglieteli dalla teglia e fateli raffreddare su una gratella.

Procedimento con il bimby:

Inserire capperi e olive e tritare grossolanamente : 5 sec vel 4, mettere da parte.
Tritare grossolanamente la cipolla: 5 sec vel 5
Aggiungere 30 g di olio e stufare la cipolla : 7 min 100 °C vel mescolo.
Terminata la cottura aggiungere il latte e la ricotta , poi le uova e il restante olio.
Miscelare : 20 sec vel 4
Aggiungere le polveri setacciata i capperi e le olive tritati.
Miscelare 5/10 sec a vel 3 .
Gli ingredienti non devono essere lavorati troppo ma semplicemente miscelati grossolanamente.





Con questa ricetta  partecipo alla sfida N° 43 di ottobre dell' MTChallange. I MUFFINS è la sfida proposta da Francesca del blog BURRO E ZUCCHERO   Qui trovate tutte le ricette degli sfidanti e qui tutte le sfide precedenti!




ASSOCIAZIONE ITALIANA FOODBLOGGER : Primo Raduno #AIFB a Siena



Da oggi Siena si tinge di giallo!


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Foto di Patrizia Malomo


Anche io ne faccio parte, ecco come associarsi







martedì 25 novembre 2014

CREMA DI CECI CON CAVOLO NERO STUFATO


Ed eccomi con un'altra ricetta per arricchire il vostro menù delle feste .
Questa crema di ceci si presta ai più svariati abbinamenti , ottima servita con i gamberi , le vongole o del polpo arrostito . Io ho scelto un'abbinamento che accontenta anche chi la carne o il pesce non lo mangia. Amo particolarmente il gusto forte e deciso del cavolo nero e l'inverno ,stagione dal clima freddo, è proprio il periodo giusto per gustarlo. Stufato con le dolci carote è davvero una delizia .
Oltre che accompagnato alla crema lo potete anche utilizzare come contorno.

CREMA DI CECI

Ingredienti

400 g di ceci secchi
Olio extravergine
Timo
Peperoncino
Fondo vegetale o acqua e dado vegetale bimby

Procedimento con il Bimby 

La sera prima mettere in ammollo i ceci ( almeno 12 ore)
Sciacquare i ceci e metterli nel boccale .
Aggiungere 1,5 l di acqua e cuocere : 1 ora a 100 °C vel mescolo .
Terminata la cottura scolare e tenere da parte un po' di acqua di cottura ( circa 200 cc)
Nel boccale inserire olio, aglio , peperoncino e timo .
Soffriggere: 3 min 100 °C a vel 1 
Togliere l'aglio e aggiungere i ceci : 5 min 100 °C vel 2 antiorario.
Aggiungere l'acqua di cottura, 200 cc e altri 400 cc di fondo vegetale o di acqua.
Cuocere 20 min 100 °C vel 1 .
Al termine omogeneizzare a vel 10 per 1 minuto o 2 se necessario.
Assaggiare , aggiustare con sale o dado vegetale e omogeneizzare a vel 10 per pochi secondi.
La crema deve risultare 'vellutata' e non troppo densa , si deve servire a mescolo.
Potrebbe essere necessario aggiungere altro fondo per renderla della giusta consistenza.

Procedimento:

La sera prima mettere in ammollo i ceci ( almeno 12 ore)
Sciacquare i ceci e metterli in un tegame.
Aggiungere 1,5 l di acqua e cuocere per circa 1 ora .
Terminata la cottura scolare e tenere da parte un po' di acqua di cottura ( circa 200 cc)
In una casseruola inserire olio, aglio , peperoncino e timo e soffriggere.
Togliere l'aglio e aggiungere i ceci lasciandoli insaporire a fuoco vivace.
Aggiungere l'acqua di cottura, 200 cc e coprire con del fondo vegetale o acqua.
Cuocere per una mezz'ora circa
Omogeneizzare con un mixer ad immersione.
Assaggiare , aggiustare con sale o dado vegetale e omogeneizzare per pochi secondi.
La crema deve risultare 'vellutata' e non troppo densa , si deve servire a mescolo.
Potrebbe essere necessario aggiungere altro fondo per renderla della giusta consistenza.

CAVOLO NERO STUFATO

Ingredienti

300 g di foglie di cavolo nero ripulite dalla costa centrale . Meglio se scegliere le foglie centrali quelle più tenere.
1 carota tagliata a dadini
1 porro tagliato a rondelle
Peperoncino
Aglio
Olio extravergine

Procedimento con il bimby:

Nel boccale mettere olio , aglio e peperoncino , soffriggere : 3 min 100 °C vel 1
Aggiungere i porri e cuocere : 5 min 100 °C vel 1
A questo punto inserire nel boccale il cavolo nero e le carote , 200 cc di fondo vegetale.
Stufare: 30 min 100 °C vel 1 
Controllare la cottura e insaporire con sale o dado bimby , cuocere ancora 5 min a 100 °C vel 1 . Aumentare il tempo di cottura se lo riterrete necessario.
Deve risultare ben cotto il cavolo nero diversamente sarà troppo duro.

Procedimento 

In una padella anti aderente mettere olio, aglio e peperoncino, soggiungere leggermente. Aggiungere il porro e coprire con un po' di fondo , lasciare cuocere per pochi minuti.
Aggiungere il cavolo nero e le carote e un mestolo di fondo.
Stufare a fuoco lento accertandosi di mantenere sempre un po' di liquido.
Non deve attaccare .
Servire la crema di ceci accompagnata con il cavolo nero stufato.
L'idea per Natale é di servirla in bicchierini mono porzione in apertura ad esempio della cena della Vigilia.





Questa ricetta è stata pensata per la sfida del #bimbydreamteam a tema RICETTE PER NATALE


venerdì 21 novembre 2014

BISCOTTI ALLE NOCI



Ed eccomi nuovamente qui pronta per la prossima sfida proposta al #bimbydreamteam a tema "Ricette per Natale" . A proposito , volevo condividere con voi la mia gioia di essere stata scelta tra le vincitrici della sfida "Davanti al camino" . Quindi come promessomi riceverò a breve il nuovo Bimby TM5 da provare... sarà in comodato d'uso ma sicuramente lo terrò per il tempo necessario per fargli fare qualche lavoretto!
Per me Natale significa biscotti, non so perchè ma l'idea di fare colazione o di soseggiare un tè con dei biscotti home made mi avvicina tanto al clima natalizio. Perchè Natale significa famiglia e sfornare biscotti per i propri cuccioli significa coccolarli , occuparsi di loro.
Questa ricetta non è nuovissima, l'ho già riproposta diverse volte ma vi sono molto legata per questo ho pensato di inserirla in questa sfida.

Ingredienti (per circa 50\60 biscotti):

100 gr. di cioccolato bianco a pezzettini, 
50 gr. di noci, 
200 gr. di farina, 
100gr. di zucchero di canna, 
1 cucchiaino di lievito in polvere per dolci,
100 gr. di burro a pezzi, 
1 uovo (da 60 gr), 
1 pizzico di sale


Procedimento con il Bimby:

Mettere nel boccale cioccolato e noci: 10 sec. vel.6 e mettere da parte. Inserire tutti gli altri ingredienti: 20 sec. vel. 6
Aggiungere il trito di noci e cioccolato, amalgamare: 10 sec. vel.2
Procedimento tradizionale:

Tritare in un robot da cucina le noci e la cioccolata e mettere da parte. 
Preparare la frolla: Setacciare la farina ed il lievito nella ciotola, e aggiungere il burro tagliato a pezzetti, freddo ma plasmabile.Lavorare fino a che non si ottiene un composto sabbioso (potete aiutarvi con un mestolo di legno per non scaldare troppo la frolla).
Unire lo zucchero e mescolare ancora un po', poi formare un cratere al centro. Sbattere le uova con il sale fino a scioglierlo, versarle al centro del cratere ed terminare la lavorazione.

Quando la frolla sarà pronta incorporare il trito di noci e cioccolata e lasciare riposare in frigorifero per circa mezz'ora. Stendere l'impasto con il mattarello e ricavare i biscotti con delle formine o con un bicchiere. Foderare la placca del forno con carta forno e disporvi i biscotti tenendoli distanziati. 
Cuocere in forno statico a 180° per 10-15 minuti (finchè i biscotti non saranno leggermente dorati in superficie).

Questa ricetta è stata pensata per la sfida del #bimbydreamteam a tema RICETTE PER NATALE




domenica 16 novembre 2014

RISOTTO AL TREVISANO DOLCE E SALSICCIA CON GELATO AL GRUYERE





Ed eccomi con la seconda ricetta per il contest   #noiCHEESEamo organizzato da Peperoni e Patate in collaborazione con Formaggi Svizzeri.
Questa volta il protagonista sarà le Gruyère DOP con il suo gusto deciso.
L'idea é quella di farne un gelato da abbinare a piatti salati.
La ricetta che proporrò per me é una "ricetta del cuore" essenzialmente per due motivi: il primo é la mia passione per il gelato in tutte le sue forme. Il secondo é l'abbinamento del gelato salato al un risotto.
Un abbinamento che amo e che ho degustato per la prima volta grazie allo chef di un ristorante della mia città a cui sono particolarmente legata. Infatti é dello chef Giuseppe Maffioli , del ristorante Carlo Magno l'idea di servire in un bicchiere il risotto accompagnato da un gelato salato.
Partendo da questo modo si servire il risotto ho composto la mia ricetta.
Di base un risotto al trevisano dolce di Chioggia con la salsiccia, servito con un gelato al Gruyère DOP.


GELATO AL GRUYÉRE

Ingredienti per circa 1 kg di gelato:

500 g  di latte intero fresco
200 g di panna fresca
40 g di latte in polvere magro
50 g di destrosio 
50 g di sciroppo di glucosio
150 g di Gruyére DOP grattugiato

Procedimento:

Tritare il Gruyére e mettere da parte
In una casseruola portare a bollore il latte fresco con il latte in polvere.
Togliere dal fuoco,  aggiungere destrosio e glucosio.
Quando il composto si é intiepidito aggiungere la panna e portare a 70 °C per pochi minuti.
Mettere il Gruyére lasciarlo in infusione per almeno 4 ore.
Passare tutto in un mixer e lasciare maturare il composto per una notte in frigorifero.
Questo passaggio non é indispensabile ma fa si che il gelato risulti più vellutato.
Mantecare con una gelatiera.
Conservare in congelatore mentre preparate il risotto. 

Procedimento col  Bimby :

Tritare il Gruyére : 10 sec vel 5 e mettere da parte.
Mettere il latte ,il latte in polvere nel boccale, pastorizzare : 7 min 80°C vel 4 .
Aggiungere il destrosio, il glucosio e quando il composto é tiepido aggiungere la panna : 5 min 70°C vel 4 .
Mettere il Gruyére lasciarlo in infusione per almeno 4 ore.
Miscelare il tutto a vel 4.
Disporre il composto in una teglia usa e getta di alluminio e mettere nel congelatore .
Mantecare un'ora prima dell'utilizzo e lasciare in congelatore fino all'uso: vel 6 spatolando, finchè avrà raggiunto la giusta consistenza.

RISOTTO AL RADICCHIO ROSSO DOLCE DI CHIOGGIA 

Ingredienti (per 6 persone):

500 g di riso,
300 g di foglie di radicchio rosso dolce di Chioggia 
2 scalogni
30 g di olio extravergine di oliva
150 cc di vino rosso Teroldego
Fondo vegetale, qb
Per la versione bimby: 1200 cc di fondo vegetale o acqua con 2 cucchiai di dado vegetale Bimby 

Procedimento:

In un tegame rosolare lo scalogno e la salsiccia con l'olio.
Aggiungere il trevisano tagliato a listarelle, sfumare con il vino rosso.
Lasciare evaporare e coprire, stufare a fuoco lento.
In una casseruola tostare a fuoco vivo il riso nell'olio, quando il chicco sarà lucido e caldo sfumare con il vino rosso , lasciare evaporare ed aggiungere il brodo poco per volta.
Portare a cottura aggiustando di sale se necessario.
A cottura ultimata servire accompagnato dal gelato al Gruyère DOP.

Procedimento con il Bimby: 

Preparare il soffritto con lo scalogno : 3 min. 100° C vel 4 
Inserire nel boccale radicchio tagliato a listarelle, la salsiccia e 200 cc acqua: 4 min.100°C vel.2
Aggiungere il riso, l'acqua CALDA rimasta e il dado: 14 min.100°C vel. 1 ANTIORARIO .
A metà cottura unire vino, controllare se é necessario altro brodo e aggiustare di sale. 

(Per il TM21 - il vecchio modello del Bimby-ricordarsi di inserire la farfalla prima del riso)

Terminata la cottura e versare il tutto in una pirofila e servire accompagnato da una pallina di gelato al Gruyère DOP.

CONSIGLI: il tempo di cottura del riso é sempre quello indicato sulla confezione ...meno i tre minuti della tostatura, quindi se sulla confezione sono indicati 15 min si deve cuocere per 12 min non di più, il brodo deve essere caldo e la quantità di brodo aggiunto é il doppio del riso più 100 g ( un misurìno in pratica) 300 di riso sono 600+ 100 di brodo, io cuocio rigorosamente con antiorario e misurìno chiuso , al limite se mi sembra troppo morbido lo tolgo solo gli ultimi 5 min. Provate con un risotto classico e poi non smetterete più di farlo nel vostro Bimby!





Con questa ricetta partecipo al contest #noiCHEESEamo