martedì 5 novembre 2013

CAVOLFIORI & BROCCOLI & VERZA le piante miracolose...


Tutti dovremmo seguire l’esempio di Perpetua, che, in un vivo e umoristico quadretto dei Promessi sposi, se ne torna dall’orto di don Abbondio  "con un gran cavolo sotto il braccio".
Questo ortaggio ha meritato per secoli l'appellativo di " medico dei poveri " infatti gli antichi lo usavano come panacea per curare qualsiasi tipo di malattia,
Già i romani ne facevano largo uso tanto che Plinio il Vecchio, nel I secolo dell'era cristiana, lo definiva la pianta miracolosa che aveva permesso ai Romani di fare a meno dei medici per oltre sei secoli.
Piante erbacee annuali appartenenti alla famiglia delle cruciferee i cavoli , coltivati da più di 4.000 anni in tutto il mondo, possono contare su almeno 100 varietà, che si distinguono per colore, forma e dimensione: tutte però hanno gli stessi valori nutritivi e medicinali. La maggior parte delle proprietà del cavolo, attribuitegli dalle popolazioni antiche , é  stata oggi confermata da numerosi studi scientifici.
Il cavolo è ricco di zolfo, sodio, fosfati di calcio, potassio, magnesio, vitamina A, B1, B2, C e favorisce la produzione di emoglobina: può essere quindi consumato da chi ha problemi di anemia. 
Contiene il gefamato un sostanza che é un rimedio  del tutto naturale che neutralizza gli acidi e rinforza la mucosa gastrica.Le sue proprietà emollienti, diuretiche, cicatrizzanti, depurative e curative dell'apparato respiratorio ne fanno un tesoro della natura e un ottimo rimedio contro piccoli e grandi disturbi. Unica controindicazione é per chi soffre di ipotiroidismo proprio  perché le cruciferee sono ricche di isotiocianati.



Quando si acquista un cavolo bisogna prestare attenzione all'aspetto , é molto importante che le foglie siano fresche, non ingiallite né avvizzite. Per la conservazione bisogna evitare la vicinanza con le mele, che ricche di etilene, nel volgere di pochi giorni, potrebbero far ingiallire ed appassire le foglie del cavolo.Questo ortaggio può  essere consumato sia crudo sia cotto, anche se con la cottura si riduce notevolmente la quantità piuttosto alta di vitamina C,in esso contenuta. 
I broccoli crudi sono quindi da preferire a quelli cotti, poiché anche gli enzimi sono sensibili al  calore sono quindi da preferire brevi cotture a vapore (5 minuti circa), che risultano essere meno dannose rispetto alla bollitura.
Sapevate che anche la lunga masticazione di questi vegetali aiuta a rendere maggiormente disponibili i loro enzimi benefici?
Una preparazione particolare di questo ortaggio consiste nella lavorazione delle foglie, con cui si ottiene il cosiddetto "cavolo acido" (i crauti), molto popolare nei paesi dell'Europa del nord. 
Per limitare l'odore caratteristico, che si produce durante la cottura, causato dall'alto contenuto di zolfo, si può utilizzare la pentola a pressione, oppure aggiungere aceto o limone nell'acqua di cottura.
La cottura nel Bimby proprio perché non supera mai i 100° C preserva maggiormente i benefici di questi ortaggi, ottime le vellutate e la cottura a varoma.
Quest'oggi volevo proporvi una ricetta della nonna, che mia suocera faceva spesso proprio con le foglie del cavolo, la Pola sens os ( Pola senza ossa) , ho cercato in vano nel web qualcosa a proposito di questa preparazione , ma nulla da fare e mio marito non mi ha saputo dare spiegazioni dettagliate rispetto alle origini di questa ricetta, lui ne va ghiotto e quindi ho deciso di provare a prepararla nel Bimby.
Il gusto finale richiama vagamente le cime di rapa stufate , va servita come contorno ma a me piace molto anche sul pane abbrustolito accompagnata con del primo sale .

POLA SENS OS ( Pola senza ossa) 



Ingredienti:

1litro di acqua
300 g di foglie di cavolo ripulite dalla parte bianca, e tagliate a listarelle molto sottili.
1 cucchiaio di aceto bianco
40 g di olio evo ( extravergine di oliva) 
1 spicchio di aglio 

Procedimento nel Bimby: 

Scaldare l'acqua : 7 min 100 gradi vel 2
Inserire  le foglie a listarelle sottili nell'acqua bollente.
Cuocere per 10 min almeno a 100 gradi antiorario vel 2
Scolare aiutandosi con il cestello.
Tritare finemente  a vel 6/7 per 20/30  sec.
Mettere da parte.
Nel boccale inserire l'aglio tritare a vel 6 per 5 sec, aggiungere l'olio e soffriggere : 3 min a 100 gradi vel 2.
Aggiungere le foglie tritate, insaporire con il dado vegetale e cuocere 10 min a 100 gradi vel 2 , a 5 min inserire dal foro del coperchio 1 cucchiaio di aceto bianco e togliere il misurìno.


Procedimento tradizionale:

Lessare le foglie del cavolfiore , ripulirle dalle coste e tritarle finemente come il prezzemolo.
Scaldare in una padella, l'olio, l'aglio e aggiungere le foglie tritate.
Insaporire , aggiungere un cucchiaio di aceto , salare e se occorre cuocere ancora per una decina di minuti.




Proprietà ed utilizzo:
Rimedi naturali


Curiosità




Un sito a loro dedicato: 

1 commento:

  1. Grazie per questi utili approfondimenti sul cavolo!! Mi piace questa ricetta semplice ma gustosa.

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