lunedì 8 luglio 2013

ALBICOCCHE & C

E' nelle mie intenzioni pubblicare , di tanto in tanto. dei post non propriamente di ricette, di argomenti vari giusto per non annoiarvi sempre con le stesse cose. Questo è il primo e tratta di un frutto per me buonissimo: l'albicocca.
Nel mio immaginario l'albicocca rappresenta l'arrivo dell'estate. Quando incomincio a trovarne in quantità sui banchi della frutta é immediata l'associazione che io faccio con l'inizio della stagione estiva. Per questo é un frutto che io amo tantissimo. Navigando nel web ho trovato parecchie notizie riguardanti le proprietà di questo frutto. Ricca di minerali, rigenera la struttura del sangue e rinforza il sistema nervoso, la pelle e l’intestino: l’albicocca è un vero elisir per questa stagione.

IL NOME


Il nome scientifico dell'albicocca "PRUNUS ARMENICA" deve invece la sua origine a Gaspar Bauhin, ed è riferito al territorio dell’Armenia. I Romani la chiamavano “ARMENICUM” cioè mela armena o anche "PRAECOX", cioè precoce perché maturava prima della pesca e sempre da questa radice è derivato il termine greco praikokion. Il nostro albicocca, così come l’abricot francese, l’apricot inglese e lo spagnolo albaricoque derivano invece dall’arabo al-barqūq ( susina). A sua volta il frutto ha dato il nome a una tonalità di arancione chiaro, a metà tra giallo e rosa. 

                                                 Acquarello di
                                                    Mariachiara Salvadori






LA PIANTA

La pianta dell'albicocco è originaria della Cina nordorientale, ai confini con la Russia, dove era già conosciuta nel 3.000 avanti Cristo. Alessandro Magno scoprì le albicocche in Armenia, ma furono gli Arabi a portarla nel bacino del Mediterraneo, sino a noi. L'albicocco è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee ed alla specie Prunus Armeniaca. Allo stato selvatico, può superare i 10 metri di altezza, fiorisce in primavera ed i suoi frutti, a seconda della specie, maturano da giugno fino a fine luglio. Stati Uniti, Spagna, Italia, Francia e Grecia sono i maggiori stati produttori di albicocche a livello mondiale. 
  







LE VARIETA'

Le varietà di albicocca sono molte e, anche se i gusti sono simili, le dimensioni ed i colori variano a seconda della specie. Tutte le varietà di albicocco prediligono le zone più calde d'Italia, soffrono molto le gelate primaverili e tardive, soprattutto a causa della loro fioritura precoce che avviene tra marzo e maggio. La raccolta avviene da giugno a settembre e in Italia ne coltiviamo diverse varietà ma per lo più con limitata diffusione, a causa di una difficoltà di adattamento tipica di questa specie. Quelle che seguono sono le più pregiate e allo stesso tempo le più coltivate: In Liguria abbiamo quella di Valleggia che è presidio Slow food. La Reale d'Imola , una delle varietà più conosciute, la pianta è di buon vigore con abbondanti produzioni, i frutti hanno forma allungata e sono grossi con buccia gialla a sfumature rossastre, la polpa e giallo chiaro molto dolce e profumata. Matura ai primi di luglio. Sempre in Emilia é coltivata la Precoce di Cremonini. Poi ci sono : Baracca, Monaco, val Venosta, Boccuccia, Cafona e la Pesca di Nancy. Un grande successo ha riscosso ultimamente la percocca, un frutto ibrido, incrocio tra albicocca e pesca. 
  
PROPIETA'

Foto Jacob Sturm, Johann Georg Sturm - Deutschlands Flora in Abbildungen (1796). - This image is in the public domain because its copyright has expired.
                       
       Jacob Sturm, Johann Georg Sturm
Deutschlands Flora in Abbildungen (1796). 
Grazie all'alto contenuto di vitamine A e C in unione con l'abbondanza di potassio e di fibre alimentari, alla sua buona digeribilità, l'albicocca è senza dubbio un frutto con ottime proprietà dal punto di vista nutrizionale. Costituisce un alimento consigliato per chi soffre di anemia e spossatezza cronica poiché consente di reintegrare rapidamente i sali minerali persi nel corso della sudorazione; per tale motivo è particolarmente consigliato come cibo da far consumare alle persone convalescenti, ad anziani e bambini durante la stagione calda. Come tutta la frutta l'albicocca è composta in gran parte da acqua (85% circa) , ricca di beta carotene, provitamina fondamentale per la produzione della melanina, sostanza che protegge la pelle dai raggi solari e facilita l' abbronzatura. Il beta-carotene  è ormai considerato da molteplici ricerche scientifiche utile nella salute cardiovascolare e altrettanto utile nella prevenzione di numerose malattie collegate al cuore. Inoltre rinforza le ossa e i denti e potenzia le difese immunitarie contro le infezioni. Le albicocche grazie l'alta percentuale di potassio contenuta sono in grado di prevenire vari disturbi a livello nervoso e muscolare. Per il loro basso apporto calorico (28 kcal per 100 g), accompagnato tuttavia ad un evidente ad un sapore zuccherino, sono indicate nelle diete ipocaloriche. 


LO SAPEVATE CHE

 -Una leggenda racconta che in origine era solo una pianta ornamentale con bei fiori bianchi; quando l’Armenia venne invasa dai nemici fu ordinato di abbatter tutti gli alberi che non producevano frutto per ottenerne legname e questo sarebbe stato anche il destino dell’albicocco se una fanciulla non avesse pianto sotto la sua chioma per tutta la notte; al mattino sull’albero erano cresciuti dei frutti dorati: le albicocche appunto. In altre leggende viene anche indicata come il frutto proibito assaggiato da Adamo ed Eva al posto della mela. Un’altra notizia si ha dai trattati medici arabi: qui pare che venisse usata per curare il mal d’orecchi. Nella tradizione popolare inglese sognare l’albicocca porta fortuna, mentre altrove simboleggia la timidezza in amore; secondo un’altra versione se la si sogna secca preannuncia perdite e danni.

 - Un tempo le donne cinesi mangiavano albicocche per favorire la fertilità. L’intuito femminile ha preceduto ciò che la scienza avrebbe successivamente confermato: le albicocche sono ricche di minerali indispensabili per la produzione degli ormoni sessuali.

-Il sorbitolo invece conferisce all'albicocca leggere proprietà lassative

-Le albicocche secche e quelle cotte sono sconsigliate in caso di diabete.

-Secondo una ricerca condotta dal dott. Dean Burk del National Cancer Institute, pare che la vitamina B17 contenuta nell'armellina dell'albicocca reagisca con l'enzima glucosidase che è presente solo nelle cellule tumorali e sprigioni una sostanza che le annienta. Questo studio però é ANCORA IN FASE SPERIMENTALE E NON ESISTONO ANCORA STUDI CERTI CHE POSSANO CONFERMARE CIÒ . 

 L'ALBICOCCA IN CUCINA:

Le albicocche sono ottime come frutta da mangiare fresca. Nella scelta dei frutti, per assicurarsi che siano maturi al punto giusto, è consigliabile scegliere quelli dal colore piuttosto acceso, che può variare tra il giallo e l'arancio. Al tatto devono essere morbide ma non molli ( perché é solo nel momento in cui il frutto è alla giusta maturazione che le sue sostanze hanno la massima capacità nutritiva) è quindi indicato mangiarle quando sono ancora sode. La buccia deve essere intatta, liscia, velluta, non presentare macchie né puntini verdi o gialli, che significherebbero che sono ancora acerbe. La polpa deve essere morbida e, se schiacciata, deve cedere alla pressione ed essere piuttosto succosa. Le albicocche andrebbero tenute al fresco, e separate da altri alimenti, dato che possono facilmente assorbire gli odori, specie quelli di altra frutta. Per una conservazione ottimale si consiglia di riporle, una volta mature, per alcuni giorni in frigorifero in un sacchetto di plastica forato. Quando invece sono acerbe si devono tenere in un sacchetto di carta e lasciarle maturare a temperatura ambiente. Il loro gusto lievemente acidulo le rende adatte anche ad accostamenti salati come le salse di accompagnamento alle carni rosse. Il frutto viene consumato anche sciroppato, sotto spirito, essiccato e in confettura o composta per preparare ottime crostate, ; ottima anche sulle crostate di frutta mista insieme per esempio a pesche e banane. Come molti sapranno è proprio la confettura di albicocche a essere utilizzata per farcire la celebre torta Sacher, tipica della tradizione dolciaria viennese.

ALBICOCCHE SECCHE

Una delle caratteristiche delle albicocche secche è quella di mantenere intatti i sali minerali che si trovano normalmente nel frutto fresco e, cosa più importante, è l'alto contenuto di fibra alimentare, che, grazie alle sue proprietà è in grado di apportare benefici alle funzionalità dell'intestino e di ridurre il tasso di colesterolo e di zucchero presenti nel sangue. Un etto di albicocche secche ha un apporto di circa 200 calorie. 
ATTENZIONE: Le albicocche essiccate possono essere trattate. Tra le albicocche disidratate vi sono quelle trattate che solitamente sono di colore arancio molto intenso, mentre quelle non trattate sono marroni. Il colore arancione molto vivace di quelle più comuni è dovuto al trattamento con diossido di zolfo: chi è allergico a questo composto o chiunque preferisce evitare coloranti inutili dal punto di vista del sapore può rivolgersi ai negozi specializzati in cibi naturali o biologici dove trovare albicocche secche non trattate di colore marrone. 

LE ARMELLINE O MANDORLE AMARE

L'albicocca ha un seme singolo osseo a forma ovoidale, che somiglia ad una mandorla. L'anima dei noccioli di albicocca ha un delizioso profumo di mandorla. Questo profumo è dovuto ad una piccola quantità di cianuro, che essi contengono. I semi dell'albicocca, che come quelli della pesca si chiamano armelline, hanno usualmente un retrogusto gradevolmente amarognolo e vengono usate in pasticceria come essenza, come ingrediente negli amaretti, in sciroppi o liquori e in generale in abbinamento alle mandorle dolci per renderne più interessante il gusto. Tuttavia il loro consumo viene limitato ad un uso aromatico poiché, come le foglie e i fiori dell'albicocco, contengono un derivato dell'acido cianidrico (cianuro) che, ad alte dosi, risulterebbe altamente tossico. Le armelline vanno mangiate con parsimonia ed è consigliabile NON farle mangiare ai bambini. 




RICETTE DAL WEB:

Splendide ricette della Cucina Italiana per utilizzare questo dolce frutto 
Albicocche gratinate alla lavanda,questa ricetta mi ricorda un po' il Clafoutis ma con l'aroma della lavanda in più. 
Un menù alternativo a base di albicocche

FONTI E APPROFONDIMENTO:

Qui di seguito trovate tutti i link alle fonti che ho utilizzato per stendere questo post, che deve ritenersi semplicemente un accorpamento di notizie che ho letto e , per quanto possibile verificato, nel web.

http://it.wikipedia.org/wiki/Albicocca 

La fonte più interessante: 
http://www.alimentipedia.it/albicocca.html 

Storia: 
http://www.diciboealtrestorie.com/2012/07/10/albicocca/ http://www.comune.quiliano.sv.it/index.php?option=com_content&task=view&id=352&Itemid=95 

Ulteriori informazioni su: Albicocco varietà - ortofrutta - Frutteto 
http://www.vivaiodibert.it/vivaio-scheda.php?cat=2&id=1 http://www.giardinaggio.it/frutteto/albicocco/varietaalbicocco.asp#ixzz2YRw79OgR 

Benefici: 
http://casabenessere.wordpress.com/2013/05/28/benefici-delle-albicocche-e-meraviglia-del-suo-seme/ 
http://www.vitamineproteine.com/2013/05/04/7-benefici-delle-albicocche/ 
http://www.cure-naturali.it/albicocche/1575 
http://www.mr-loto.it/albicocca.html

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